Paura e violenza ieri sera, intorno alle 20.30, a bordo di un treno partito da Milano e diretto a Como
Un branco di quattro giovani maranza, minorenni italo-stranieri dal fare aggressivo, ha seminato il panico tra i passeggeri. Caricati con la cosiddetta “droga del sorriso”, hanno iniziato a girare per i vagoni scegliendo la loro vittima: uno studente universitario del Politecnico, nato nel 2006, che stava tornando a casa.
Quando l’hanno individuato, gli sono saltati addosso in branco. Prima le minacce, poi i colpi. Il ragazzo è stato costretto a consegnare l’iPhone 13 e il portafoglio, mentre i rapinatori tentavano di strappargli anche l’Apple Watch. “Se rivuoi le tue cose, ci devi dare dei soldi”, gli hanno intimato, con un’aggressività sempre più fuori controllo.
Fermato il treno, intervento dei carabinieri
A quel punto sarebbe intervenuto il capotreno, che ha fermato la corsa a Lomazzo e dato l’allarme. Sul posto sono piombate le pattuglie dei carabinieri, di Fino Mornasco. Due degli aggressori – un 15enne del 2010 residente a Como e già noto alle forze dell’ordine, e un 17enne del 2008 di Grandate – sono stati bloccati e arrestati, non senza resistenza violenta anche contro i militari. Entrambi sono stati portati in caserma a Fino Mornasco e, dopo le formalità, trasferiti al carcere minorile Beccaria di Milano. Gli altri componenti del branco sono riusciti a dileguarsi ma sono attivamente ricercati.
Tolleranza zero
Con questa operazione i carabinieri della compagnia di Cantù dimostrano ancora una volta di presidiare il territorio con fermezza, garantendo sicurezza ai pendolari e ribadendo la linea della tolleranza zero verso la violenza dei così detti maranza.
Cos’è la “droga del sorriso”
Si tratta di ossido di azoto, una sostanza di libera vendita usata in campo medico come anestetico. Negli ultimi anni è diventata popolare tra i giovanissimi, che la inalano dalle bombolette per cercare euforia, risate incontrollate e disinibizione. I rischi però sono seri: dall’improvvisa perdita di coscienza a danni neurologici permanenti, fino a gravi conseguenze per cuore e cervello.
www.quicomo.it