Delirio ‘cancel culture’: romanzi di Agatha Christie saranno corretti

Agatha Christie

La “cancel culture” non risparmia nemmeno Agatha Christie. Poche settimane dopo le polemiche sulle revisioni linguistiche e le correzioni nei libri di Roald Dahl e di Ian Fleming in nome del politicamente corretto se ne apre una nuova nel Regno Unito riguardante i romanzi della regina del giallo. Come emerge dalla stampa britannica, alcune delle sue celebri opere infatti sono state in parte corrette dall’editore HarperCollins per tener conto delle sensibilità contemporanee eliminando quindi termini al giorno d’oggi ritenuti offensivi e razzisti. Ed esplode la polemica.

Le correzioni

Questa revisione è iniziata nel 2020 e sta portando alla pubblicazione di nuove edizioni “ripulite” delle storie con i personaggi più famosi della scrittrice, come Hercule Poirot e Miss Marple: oltre alle parole corrette, alcuni passaggi sono stati riscritti e in certi casi completamente rimossi. Via quindi termini normalmente usati all’epoca di Christie per classificare persone di etnia diversa da quella bianca britannica e che risentivano in certi casi di una mentalità colonialista e di pregiudizi razzisti. Secondo le anticipazioni fornite dal quotidiano londinese The Telegraph scompaiono parole come “negro”, “ebreo”, “zingaro”, ma anche “orientale” e “dal temperamento indiano” per caratterizzare un personaggio, mentre i “nativi” diventano i “locali”.

I “sensitive readers”

Queste figure, di cui si parla molto soprattutto nell’editoria Usa e in quella del Regno Unito, esaminano nuove e vecchie pubblicazioni alla ricerca di termini e descrizioni potenzialmente offensive, con lo scopo di migliorare la diversità e l’inclusione nel settore editoriale. Il loro lavoro, però, sta inevitabilmente alimentando un crescente dibattito sull’opportunità di apportare modifiche a libri ormai considerati classici.

La polemica. Moltissime le critiche sui social media di chi parla di “cancel culture” ancora una volta in azione a colpi di censura. Su Twitter alcuni appassionati lettori dell’autrice parlano di “omicidio” perpetrato contro le sue opere e altri che riscrivono sarcasticamente i titoli di Christie alla luce delle nuove sensibilità: “Assassinio sull’Orient Express” diventa ‘Assassinio sull’espresso dell’est”, per fare un esempio.

Una doppia versione anche per Christie?

C’è anche chi invoca una marcia indietro mantenendo un’edizione originale accanto a quella rivista e corretta. Soluzione di compromesso adottata già dall’editore Puffin, controllato dal colosso Penguin Random House, per i libri di Dahl, celebre autore di titoli per l’infanzia. E’ stata così prevista una Classic Collection, priva di interventi a posteriori e quindi con ancora termini come “grasso” o “nano”, accanto alla nuova edizione pensata “per i giovani lettori” senza le parole non inclusive. – foto wikipedia –  www.tgcom24.mediaset.it

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