Come ogni anno, con l’arrivo della bella stagione, il frutteto dell’azienda agricola Borgo Trevisan viene “saccheggiato” dagli immigrati, ospiti del vicino Cara di Gradisca.
L’episodio mette in evidenza la difficile convivenza fra la struttura per richiedenti asilo e il territorio. Trevisan non ne può piĂą dei continui blitz nel suo frutteto, che si trova accanto al centro immigrati e si è rivolto ancora una volta alle istituzioni: non solo alla direzione del Cara, ma anche al sindaco di Gradisca, Linda Tomasinsig. «Ma ora contatterò direttamente il prefetto – dice -. Francamente sono deluso perchĂ© i miei continui appelli sono rimasti inascoltati. Qualcuno deve ripetere loro quotidianamente che rubare da noi è sbagliato, così come lo è sporcare la cittĂ , o bivaccare sul fiume. Bisogna fare qualcosa, e questo possono farlo solo le istituzioni».
In zona non mancano anche le segnalazioni di furti di biciclette, che in alcuni casi sarebbero state ritrovate proprio nel piazzale antistante il Cara.
