Che l’Ucraina dal momento della disintegrazione dell’URSS fosse uno degli Stati più corrotti al mondo se non il più corrotto, lo sapevano tutti. In ogni ambiente e ad ogni livello
di Augusto Sinagra – Lo scandalo in atto in Ucraina che vede intemerati e abituali ladroni della cosa pubblica anche a livello governativo, è quanto di più schifoso abbia prodotto la peggior mente corrotta mai esistita: sono stati rubati soldi destinati a sostenere quella pubblica amministrazione, il funzionamento del sistema scolastico, l’assistenza sanitaria, il pagamento delle pensioni ecc.
Sono stati rubati soprattutto soldi destinati a sostenere il pur inutile sforzo bellico delle FA ucraine onde i corrotti e i corruttori (anche ministri) in Ucraina si sono resi moralmente responsabili della morte di tanti giovani e innocenti militari ucraini.
Dunque, corrotti e assassini!
Che la “Mammola delle armi“, come io lo chiamo, e cioè l’inverosimile ministro Crosetto Guido, abbia dichiarato che per lui non rileva l’esistenza di “due corrotti” in Ucraina, non è solo una dichiarazione che illumina la caratura morale del dichiarante, ma è anche una dichiarazione falsa poiché i corrotti in Ucraina sono moltissimi (la corruzione in Ucraina è un metodo e una scelta di “sistema”): che oltre al “verme tossico” noto cocainomane, coinvolge ministri, pubblici amministratori, responsabili di Regioni e pubblici funzionari del comparto civile e militare.
In Ucraina sono corrotti tutti: per necessità o per scelta (più per scelta che per necessità ).
Oltre alla “Mammola delle armi” e a qualche timido cenno sulla vergognosa pubblica informazione italiana, non vi è stata alcuna reazione a livello di pubblica opinione.
E’ in questo senso che la corruzione in Ucraina è lo specchio in cui si riflette la fine dell’Italia.
Lo Stato esiste perché esiste una Nazione. Una Nazione esiste perché esiste un Popolo coeso e senza con ciò evocare la nobile vocazione di Alessandro Manzoni (“Una d’arme, di lingua, d’Altare …”), mi riferisco a un Popolo capace di discernere, e dunque reagire, il bene e il male, ciò che giova a tutti e ciò che giova solo ad alcuni.
Penso ad uno Stato organizzato secondo criteri di giustizia sociale e di vera cura degli interessi nazionali. Penso ad una Nazione che come tale esprime solidarietà , una propria e definita identità e che abbia il senso della dignità collettiva e individuale. Penso alla Nazione che si fa Patria e che vede nella Bandiera non una mera espressione cromatica ma il simbolo nel quale il Popolo si riconosce nel ricordo e nella gratitudine per cui tanti figli per essa si sono sacrificati.
Quello che intendo rappresentare è la mia idea di Stato, di Nazione e di Popolo che nella trinità si fa una “cosa” sola, pensosa del bene comune e consapevole della sacralità del pubblico denaro che “nasce” dall’onestà dei cittadini e dal sacrificio dei lavoratori.
Una volta l’Italia era così. Ora non più: gli italiani si riflettono nella emblematica corruzione ucraina o la considerano con deplorevole indifferenza.
L’Italia è finita. Ed è finito pure il post.
Prof. Augusto Sinagra


