di Augusto Sinagra – BASTA PRESE PER IL CULO
Ho letto attentamente quali sanzioni sono state adottate contro la Russia dall’Unione europea dal 2014 fino ad oggi.
Non c’è traccia di divieto di acquisto di gas russo. Ovviamente, tanto che per quanto possa apparire paradossale, l’Ucraina oggi continua a ricevere il gas russo o si è ben guardata dal bloccare il gasdotto che passa sul suo territorio.
Si può sapere allora di che minchia parla lo sportellista bancario Mario Draghi?
Veramente pensa di continuare a pigliare per il culo in questo modo il Popolo italiano? Non avverte il senso del ridicolo e della vergogna?
Gas russo pagato in rubli
La verità – che fa male – è che il Governo russo ha legittimamente imposto che il pagamento deve essere effettuato su Banca russa senza il tramite di Banca “occidentale”.
La conseguenza è che la misura del cambio euro/rublo o dollaro USA/rublo, sarà quella decisa dalle Autorità monetarie russe.
Ne seguirà una inflazione devastante in Europa e in USA che porterà alla fine dell’euro e al drastico ridimensionamento del dollaro USA che non sarà più moneta di riferimento internazionale.
Questo è ciò che lo sportellista bancario fa finta di non avere capito, come ha sfrontatamente dichiarato in conferenza stampa, venendo lui preso giustamente per il culo da Maurizio Crozza!
La verità è che lo sportellista vuole creare un clima di allarme e di emergenza in sostituzione del Covid che non funziona più, e si inventa la balla che non possiamo più disporre del gas russo causa sanzioni (che non esistono).
La verità è che lui e chi lo mantiene in quel posto da lui occupato abusivamente, devono servire gli interessi USA e gli interessi delle demo-masso-plutocrazie occidentali anche a costo di distruggere quel poco che resta dell’Italia.
AUGUSTO SINAGRA – Professore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO