Corte penale internazionale: “Putin in Ungheria? L’arresto è un obbligo giuridico”

Putin e Orban

“Il recesso dallo Statuto di Roma ha effetto un anno dopo il deposito della notifica di recesso presso il segretario generale delle Nazioni Unite, depositario dei trattati internazionali. Il recesso non ha alcun effetto sui procedimenti in corso o su qualsiasi questione già all’esame della Corte prima della data in cui il recesso ha avuto effetto”.

Lo spiega la Corte penale internazionale in merito alla validità del mandato di cattura per Vladimir Putin se farà ingresso in Ungheria. Eseguire le decisioni esecutive della Corte “è un obbligo giuridico e una responsabilità”, si aggiunge.

Ue: “Non ci sono divieti ai viaggi di Putin in Europa”

Il presidente Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergej Lavrov sono inclusi nella lista delle sanzioni “sul congelamento dei beni, ma non specificamente su divieti di viaggio”. “L’incontro non è stato confermato e non commenteremo gli scenari ipotetici, ma se dovesse accadere di fatto, non ci sono divieti di viaggio di per sé”.

Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Anitta Hipper in merito al possibile incontro Trump-Putin sul territorio Ue. Quanto al mandato di arresto della Cpi ci sono “potenziali deroghe che gli Stati membri possono concedere, ma tali deroghe devono essere emesse dagli Stati membri individualmente”. tgcom24.mediaset.it

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