Primario timbrava il cartellino ma era a giocare a golf

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Nel Torinese 38 indagati per appalti, concorsi e maltrattamenti ai pazienti

Una ex dirigente di un’azienda sanitaria e un ex primario sembra timbrassero il cartellino, ma poi andassero a giocare a golf. C’è anche questo nell’inchiesta della Procura di Ivrea, nel Torinese, sulla gestione di appalti e del personale nella sanità. Il trattamento dei pazienti, la gestione delle gare d’appalto e i concorsi del personale vedono complessivamente 38 persone indagate per vari reati, con le indagini coordinate dai pm Alessandro Gallo e Valentina Bossi.

Figura centrale per promozioni sospette nell’Asl To4, sarebbe l’ex dirigente della Dipsa (Direzione delle professioni sanitarie) Carla Fasson, che è stata anche due settimane agli arresti domiciliari. È imputata principalmente per episodi di rivelazione e diffusione del segreto di ufficio, secondo gli investigatori per favorire i candidati più graditi per i concorsi. Avrebbe passato loro le domande e tentato di scoraggiarne altri. Una ventina i concorsi su cui sono state rilevate irregolarità.

La manager, insieme all’ex primario di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Chivasso, Libero Tubino, deve rispondere anche di truffa: in più occasioni avrebbero timbrato il cartellino per poi andare a giocare a golf, dall’estetista o dal parrucchiere. Risulta indagato, per non avere preso provvedimenti, l’ex direttore generale dell’Asl To4, Stefano Scarpetta.

Tra gli indagati ci sono inoltre un’infermiera, un primario e i vertici della società Cm Service di Cascinette d’Ivrea, accusati di maltrattamenti sui pazienti dell’ospedale di Settimo Torinese. Secondo gli investigatori, il personale avrebbe sottoposto i pazienti a sedazione notturna per permettere agli infermieri di turno di dormire. In alcuni casi li avrebbero lasciati privi di farmaci, oltre che sporchi, nonostante gli allarmi lanciati dagli stessi pazienti coi campanelli.
Gli appalti per la gestione dei servizi infermieristici dell’ospedale di Settimo Torinese sono al centro dell’inchiesta.

Tra il giugno del 2021 e il marzo 2023, le gare sono state affidate sempre alla Cm Service, con otto affidamenti urgenti in proroga, per un totale di 12,4 milioni di euro. I vertici delle due società sono indagati per turbativa d’asta. Sotto la lente della procura ci sono poi l’affidamento di due Rsa, una a San Mauro e una a Settimo, e una gara per il carcere di Torino, oltre a due episodi di corruzione legati al passaggio di informazioni riservate sui bandi in cambio dell’assunzione di conoscenti.ANSA

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