Migranti, Schlein: “serve nuova missione nel Mediterraneo per salvare vite”

Elly Schlein

Il Pd e gli altri partiti di opposizione tornano a dare battaglia sui migranti

Con una mozione presentata alla Camera e firmata dalla segretaria Elly Schlein il Pd chiede di rivedere profondamente l’accordo sottoscritto nel 2017 con la Libia e di dare il via a una nuova missione nel Mediterraneo per salvare quante più vite possibili. Oltre alla leader dem, la mozione è stata firmata anche da Nicola Fratoianni, Maria Elena Boschi, Riccardo Magi e Angelo Bonelli, ma non da Giuseppe Conte che sul tema, lo vedremo meglio più avanti, non si allinea alla posizione dei suoi alleati. Con il M5s che predica la necessità di seguire una “terza via”.

Cosa prevedono gli accordi con la Libia

Ma andiamo con ordine. Il memorandum d’intesa con la Libia era stato siglato dall’allora governo Gentiloni per cercare di contenere il fenomeno migratorio. L’idea di fondo è quella di fornire aiuti e supporto alle guardie di frontiera e costiera libiche finanziando al contempo programmi di crescita nelle regioni colpite dal fenomeno dell’immigrazione illegale. Nel testo si fa cenno anche alla necessità di adeguare i centri di accoglienza libici, “nel rispetto delle norme pertinenti, usufruendo di finanziamenti disponibili da parte italiana e di finanziamenti dell’Unione Europea”. Un punto, quest’ultimo, che però ha fatto spesso gridare allo scandalo le organizzazioni umanitarie che denunciano da tempo violazioni dei diritti umani e trattamenti degradanti.

La mozione Schlein per “rivedere integralmente gli accordi con la Libia”

Il memorandum è stato prorogato automaticamente già due volte e scadrà a febbraio 2026, ma per fermare un altro rinnovo che durerebbe altri tre anni c’è tempo solo fino a novembre. Da qui il pressing dell’opposizione che ora chiede di rivedere profondamente l’accordo. Nella mozione si chiede di sospendere “immediatamente ogni forma di cooperazione tecnica, materiale e operativa che comporti il ritorno forzato di persone verso il territorio libico” e “adottare iniziative di competenza volte a rivedere integralmente gli accordi bilaterali” in materia di controllo delle migrazioni”. In poche parole, dicono i partiti che hanno sottoscritto la mozione, i migranti che tentano la traversata del Mediterraneo non dovranno essere riportati in Libia.

Non solo. I firmatari impegnano il governo a “promuovere, in sede europea, l’istituzione di una missione civile di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale, sul modello dell’operazione Mare Nostrum”, ovvero la missione portata avanti per un anno – tra il 18 ottobre 2013 al 31 ottobre 2014 – dalle forze militari italiane per soccorrere quanti più migranti possibili nelle acque del Canale di Sicilia. Infine si chiede di “porre fine al sostegno a entità libiche implicate in violazioni dei diritti umani, escludendo tali soggetti da ogni forma di assistenza finanziaria, logistica o formativa” e “adoperarsi concretamente per proteggere la vita e i diritti umani di rifugiati e migranti in Libia”.

Perché il M5s non è del tutto d’accordo

Ma il M5s non ci sta. Il trattato non va sospeso, ma “rinegoziato” dice la deputata Ida Carmina. “Siamo contrari all’approccio securitario della destra di governo ma neppure crediamo si possa eliminare improvvisamente questo memorandum, perché si creerebbero ulteriori problemi con una elefantiasi di tentativi di solcare il mare con disperati fuori controllo”. “La nostra è la terza via – spiega ancora la deputata pentastellata -, non la chiusura cieca della destra ma nemmeno una apertura indiscriminata che è contraria agli interessi dei migranti”.

A farle eco è il deputato Francesco Silvestri. “Vogliamo fermare il tacito rinnovo del memorandum” dice l’esponente M5S, ma “c’è bisogno di una revisione seria e di un dibattito parlamentare per realismo. Se uno strumento non funziona non lo si difende, si cambia”. Secondo Silvestri “è evidente che questo strumento in 8 anni non ha funzionato, quindi va aggiornato”. “Vogliamo conoscere spese e risultati, aprire corridoi umanitari, vogliamo una azione vera e seria contro i trafficanti – sottolinea ancora l’esponente 5 Stelle -, tutto questo non è successo”.
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