“A causa delle condizioni meteorologiche pericolose, abbiamo effettuato una prova in mare e poi siamo tornati in porto per far passare il temporale”
È quanto si legge in una nota diffusa dal Global Sumud Flotilla, in cui si spiega che le imbarcazioni dirette verso Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese e cercare di rompere l’assedio israeliano, sono rientrate nel porto di Barcellona. “Ciò ha comportato un ritardo nella nostra partenza per evitare di correre rischi con le barche più piccole”, si legge ancora nella nota.
“Priorità alla sicurezza delle barche”
“Affrontando venti superiori ai 30 nodi e la natura imprevedibile del Mediterraneo, abbiamo preso questa decisione per dare priorità alla sicurezza e al benessere di tutti i partecipanti e per proteggere il successo della nostra missione”, spiegano gli organizzatori della missione umanitaria.
Condizioni proibitive del mare
La tempesta che ha riguardato la costa catalana ha dunque costretto al rientro nel porto di Barcellona le barche (circa una ventina) della Global Sumud Flotilla. La sosta forzata ha consentito ai promotori dell’iniziativa umanitaria ulteriori modifiche alle imbarcazioni che compongono il gruppo. La Flotilla aveva preso il mare alle 15 di domenica 31 agosto, alla volta della Tunisia, ma dopo diverse ore di navigazione, le condizioni proibitive del mare hanno costretto gli equipaggi al rientro in Spagna. La nuova partenza è fissata nel pomeriggio.
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