Politica e imprenditoria. Firenze, Renzi e gli amici degli amici

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18 genn – Nell’incantevole cornice di Pratolino nel comune di Vaglia, sulla strada per Bivigliano accanto all’ex ristorante Villa Vecchia, sorge l’hotel Villa Demidoff. Struttura ricettiva extra lusso gestita dalla società New Demidoff srl presieduta dalla ‘renziana’ Teresa Fichera, seconda moglie dell’ultra ottantenne Mario Becagli, noto industriale tessile pratese, creatore del ‘pile’.

Dietro l’appropriazione dell’albergo c’è una lunga vicenda giudiziaria che ha visto la condanna dell’imprenditore plurimilionario a 5 anni di reclusione e il giudice Sebastiano Puliga a 15 (a cui sono attribuiti molteplici fatti di malaffare) per aver pilotato l’asta fallimentare. Gli inquirenti hanno individuato nel sodalizio criminale la figura centrale di Lucia Figini, commercialista e compagna del giudice che ha ricevuto diversi incarichi professionali da società del gruppo Becagli.

Così recita la sentenza emessa dal Tribunale di Genova (22 novembre 2011): “Dietro l’intera gestione del fallimento Demidoff vi è un accordo tra Becagli e Puliga che sono commensali abituali (così come commensale abituale è la Figini), si conoscono da tempo e si frequentano nei ‘salotti fiorentini’: e Becagli ben comprende che l’attività di promozione sociale ed economica della Figini è al centro degli interessi di Puliga ed è fondamentale nella strategia di acquisizione dei favori del giudice”. Becagli si aggiudicò il 5 maggio ’97, l’Hotel Demidoff di Pratolino, e tre anni più tardi, il 26 ottobre 2000, lo storico Palazzo Ruspoli in via Martelli a Firenze, sottoposto a esecuzione immobiliare. In ambedue i casi il giudice che portò a termine le vendite fu Sebastiano Puliga.

Lo storico palazzo è diventato poi bed & breakfast di lusso e sede del del Big Bang renziano dove alloggiava Giorgio Gori, l’uomo ex Mediaset schierato con Renzi, durante i soggiorni fiorentini. Nella prestigiosa location il numero uno del Pd ha voluto che si riunisse per la seconda volta da quando lui è stato eletto al Nazareno la segreteria nazionale con il noto pranzo al sacco di Eataly dell’amico Farinetti. “Sulle guide c’è una sola proprietaria, Teresa Fichera sposata Becagli, leggi hotel Brunelleschi e colosso del tessile nel pratese – scriveva l’Espresso il 15.10.2012 -. In verità la celebre dimora ha un partner al 50 per cento: la Egan Immobiliare. E fra i soci c’è Andrea Bacci, classe ’61, storico amico di Renzi, per anni numero uno di Florence Multimedia, la società di comunicazione creata quando era presidente della Provincia”. Costata all’attuale sindaco segretario futuro premier una verifica della Corte dei Conti e del Ministero del Tesoro. Si parla di nove milioni di euro spesi, sei dei quali finiti sotto la lente dei giudici.

Ormai dopo le inchieste giornalistiche non è più un segreto: tra le pieghe della rottamazione si è sempre nascosto il mondo dell’imprenditoria e dell’alta finanza. Firenze è ormai imbottigliata dal traffico di amici e di amici degli amici.

(Domenico Rosa)

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