Ecco come fanno le brave persone a diventare terroristi!
di Armando Manocchia – Per capire qualsiasi fatto, bisogna risalire sempre alla causa.
Premesso che il gesto dei fratelli Ramponi, o chi di essi, è condannabile senza se e senza ma, la chiave di lettura che ne è stata data è alquanto confutabile.
Cominciamo a ragionare. L’oggetto del contendere è la parte di un mutuo che i Ramponi non sono più riusciti a restituire alla banca. Non credo che se li siano giocati al Bingo e neanche che se li siano trombati.
Il problema è cominciato nel 2012 quando ci fu un incidente stradale tra il trattore condotto da uno dei fratelli e un’auto guidata dal un 37enne che perse la vita. Il Ramponi aveva ragione, ma siccome il trattore aveva i fari spenti, l’assicurazione cavalcò il cavillo per non pagare.
I fratelli Ramponi, che vivevano del lavoro della propria terra, furono costretti a vendere parte dei terreni ereditati dal padre e accendere un mutuo bancario per pagare l’ingente danno ai familiari della vittima.
Fino a qui. i fratelli Ramponi non erano terroristi, ma brava gente e lavoratori.
Ma lo “Stato”, che non c’è per gli italiani, c’è per chiunque scenda da un barcone indipendentemente se sia un terrorista o un’opportunista.
Lo “Stato” che non c’è per gli italiani, c’è per comprare veleni chiamati abusivamente vaccini da iniettare nel sangue di gente che vede solo il TG di Stato, e questo “Stato” c’è per mandare soldi e armi ai nazisti ucraini. Gli Italiani? Che muoiano di fame e di vaccini, che muoiano di lavoro, di tasse, di paura, di stress e di tumori.
A quel punto ai Ramponi, trovatisi in difficoltà, furono pignorate le aziende agricole e nominato un custode giudiziario per vendere la loro casa. Non potevano più lavorare e quindi neppure guadagnare. Non avevano più neanche le utenze. Comune e prefettura – i rappresentanti di questo “Stato”- proposero loro un’abitazione alternativa, che ovviamente rifiutarono.
Rifiutarono, perché poveri ma intelligenti. Anche se se avessero avuto un’altra abitazione, di che cazzo avrebbero vissuto? Il Comune e la Prefettura se lo chiesero? Ovviamente no. L’importante è eseguire un ordine, anche se ingiusto. L’importante è fare il proprio compitino e chi se ne frega del prossimo.
Non poche volte ho detto e scritto che se c’è una cosa che lo “Stato” o il Governo o le presunte istituzioni non possono fare è umiliare, ledere la dignità e portare alla disperazione le persone. Questo no. La disperazione, fa fare cose che non potete neanche immaginare. E questo fatto esecrabile lo dimostra.
E qui lo dico e qui lo confermo, perché quando la ‘cosa’ va intorno alla casa, la strage – ‘prevedibile’ – si potrebbe prevedere e quindi evitare.
E’ lo “Stato” e non mia zia Carolina che deve assumere la consapevolezza di aver prodotto sei milioni di Ramponi, gente poverissima, il dieci per cento della popolazione a cui resta solo la dignità. E se questa la offendi, gliela togli, ti devi aspettare questo e molto altro.
Quindi, quando fanno leggi ingiuste e azioni di forza contro persone in situazioni più che marginali, contino prima fino a dieci e poi si astengano.
Lo “Stato” deve aiutare i cittadini, non portarli alla fame e alla disperazione.
A questi tre poveretti è mancato solo che gli facessero il TSO.
I segnali della disperazione erano tangibili già a settembre 2021 quando uno dei fratelli salì sul tetto del tribunale di Verona minacciando di buttarsi;
a ottobre del 2024 salirono tutti e tre sul tetto della loro casa e un mese dopo aprirono le bombole di gas. Non erano segnali di disperazione? Nessuno li ha percepiti? Come mai, con tutti questi esperti, consulenti, funzionari che paghiamo? Che cazzo sanno fare?
La stessa Maria Luisa Ramponi disse: «Ci hanno portato via tutta l’azienda agricola, i terreni, e adesso la casa (…) Non ci è rimasto più nulla, continuiamo a subire e a subire».
La casa, più che modesta, dov’erano nati e cresciuti sarebbe andata all’asta a 140 mila euro e poi l’avrebbero venduta agli amici degli amici neanche per la metà a causa di questo sistema che lo “Stato” favorisce.
Quindi, si può dire che la tragedia che ha prodotto la morte di tre carabinieri e il ferimento di altre decine di persone, è avvenuta solo perché lo “Stato” fa il recupero crediti delle banche? Ma questo non si è mai visto nemmeno in uno sperduto Stato del terzo mondo!
Non basta alle banche l’ignobile legge che questo “Stato” gli ha fatto? Legge che gli fa pignorare e vendere una casa dove c’è una famiglia senza passare dal Tribunale solo perché uno non ha potuto pagare qualche rata?
E voi, ditemi, voi che andate a votare questa feccia, sarebbe questa la Meloni che difende la famiglia e dice che la casa è sacra? Forse intendeva dire la sua!
A questo “Stato” che non c’è per gli italiani, dico innanzitutto che un’azione di forza tale non è stata fatta neanche per i terroristi e per i capi mafia (a causa del Patto?) ed è la tangibile dimostrazione che questo “Stato” è debole con i forti e forte con i deboli.
Dopo quelli umani pensate ai costi economici. C’è mancato solo l’intervento dell’Esercito. Trenta operatori delle FF:OO con diversi mezzi e droni, nonché diversi mezzi dei vigili del fuoco e ambuanze. Chi paga i costi di questa assurda e inspiegabile operazione? La banca o la politica?
Partecipare ai funerali, esprimere il cordoglio ai familiari delle vittime, proclamare giorni di lutto e le solite passerelle mediatiche non basta più.
Debbono rivedere quella legge immonda. Ci sono palazzinari, sciacalli, pescecani che si stanno facendo le budella d’oro grazie a questa legge di merda che consente ai Bankster, anche se non paghi una sola rata, di pignorare la casa di una famiglia.
Dovete chiedervi quando accade questo, e accade, quella famiglia dove cazzo va? Ve lo chiedete? Ve ne fottete? E se viene a casa vostra? Riflettete gente, riflettere…
Armando Manocchia