“La storia presenta sempre il conto delle occasioni perdute”. Si conclude così il messaggio indirizzato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del Forum organizzato da The European House – Ambrosetti, incontro internazionale di discussione su temi principalmente economici che si tiene ogni anno dal 1975.
Il richiamo di Mattarella all’Unione Europea e alla sua coesione di intenti e obiettivi è esplicitato sin dalle prime righe: “L’Europa è il quadro entro il quale si costruisce il nostro avvenire, con le lacune che accompagnano il processo di integrazione europea, fattore che trasforma e plasma anche il nostro modello sociale. Pace e sicurezza, così come crescita e benessere dei popoli, passano attraverso la capacitĂ dell’Unione europea di rappresentare un fattore di stabilitĂ e attrazione per chi crede nei valori della libertĂ , dell’indipendenza, della democrazia.
Nessun Paese del Continente – neppure i maggiori per dimensioni o reddito – può pensare a un futuro separato da quello degli altri: sarebbe una fuga dalla realtĂ e, prima ancora di un’illusione, un atto controproducente”.
Il tradizionale Forum, organizzato da The European House – Ambrosetti, continua il Capo dello Stato, “chiamando responsabili politici, operatori economici e finanziari, intellettuali e dirigenti di forze sociali a un confronto su scala sovranazionale, costituisce un’interessante occasione di riflessione sugli scenari posti davanti a noi e sulle linee di azione utili a far avanzare l’intera Unione europea, condizione primaria di sostenibilitĂ per i Paesi membri. Le sfide di fronte alle quali ci troviamo sono sempre piĂą complesse.
Si può sostenere che le crisi finanziarie globali, i caratteri inediti della competizione geopolitica, l’esperienza della pandemia, la crisi climatica, la stessa guerra determinata dall’aggressione da parte della Federazione Russa all’Ucraina, abbiano costituito un rallentamento alla globalizzazione. Ma non si può certo dedurre che l’interdipendenza ne sia stata ridimensionata”.
E sarebbe una fuga dalla realtà “ignorare le problematiche presenti nell’agenda mondiale”, aggiunge il Presidente della Repubblica: “Va quindi sempre piĂą rafforzata la capacitĂ dell’Unione europea di essere un interlocutore politico globale. La Conferenza sul futuro dell’Europa ha aperto il cantiere di una riforma che dovrĂ inevitabilmente migliorare i Trattati vigenti. Non possiamo che augurarci che la prossima Legislatura europea porti nuova energia, anche grazie all’impulso del Parlamento europeo e del mandato popolare che gli verrĂ rinnovato. La storia presenta sempre – conclude – il conto delle occasioni perdute”. https://www.rainews.it

