Migranti negli hotel della Versilia, la richiesta della Prefettura

migranti in hotel

(www.ilgiornale.it) – Pensione completa negli hotel della Versilia: questa l’ultima proposta per i migranti in arrivo sul territorio italiano. In piena stagione turistica, infatti, la richiesta arriva dalla Prefettura di Lucca ed è indirizzata a tutti gli albergatori della costa versiliese, con la Camera di Commercio che ha fatto da mediatrice. Proprio questa, infatti, ha inviato una mail a Federalberghi invitando i titolari di strutture ricettive a mettere a disposizione stanze per i profughi.

“Vi chiediamo nuovamente – si legge nella lettera ufficiale di cui IlGiornale.it è entrato in possesso – e con la massima urgenza, su richiesta della Prefettura di Lucca, di specificare la vostra disponibilità in qualità di soggetti titolari di strutture alberghiere, per gestire direttamente e da subito, l’accoglienza migranti per il periodo estivo”. La mail è di qualche giorno fa, precisamente il 6 luglio scorso, e si riferisce al periodo che va da ora a settembre. In realtà non è la prima volta che la Prefettura tira in ballo le strutture ricettive: a maggio, infatti, era già stata avanzata la proposta di dedicare ai migranti gli alloggi alberghieri per tutta l’intera stagione estiva.

“Come Federalberghi della Provincia di Lucca – racconta a IlGiornale.it il presidente Marco Marcucci – eravamo stati convocati direttamente nel mese di maggio dal Prefetto di Lucca, il quale esternava la sua preoccupazione nel non trovare alloggi disponibili per ospitare i migranti in quanto i comuni interessati ed interpellati non davano al momento risposte in merito”.

Nessuna risposta quindi dai comuni e la soluzione sembrava essere quella di collocare i migranti negli hotel della Versilia. Con che trattamento? All inclusive!
La lettera mandata dal Prefetto spiega, precisamente, le condizioni di “ospitalità” riservate ai nuovi arrivati in Italia. “Alloggiamento e pernottamento”, “Somministrazione dei pasti (colazione-pranzo-cena)”, “Pulizia e igiene ambientale, compreso i servizi di lavanderia” e “Prodotti di igiene personale”: così si legge.
Il tutto “al prezzo di 29,30 euro al giorno per singola persona ospitata”. Nemmeno 30 euro a persona per le “vacanze al mare” dei migranti. Gli albergatori si sono infatti trovati di fronte a questa richiesta in piena stagione e in una delle località balneari più turistiche in Italia.

“Essendo ormai in alta stagione – continua Marcucci – con le prenotazioni già in essere, abbiamo risposto che avremmo fatto il possibile ognuno nella zona di pertinenza ma che sarebbe stato quasi impossibile trovare strutture disponibili”.

“Nella nostra zona di competenza ci sono varie strutture chiuse che potrebbero essere utili a risolvere in parte il problema – spiega ancora il Presidente di Federalberghi, seizone Forte dei Marmi – ma bisogna intervenire con manutenzioni strutturali ed adeguamenti sulla sicurezza, con spese molto importanti che i singoli proprietari non possono accollarsi senza l’aiuto delle istituzioni territoriali e non”.

Un’affermazione, quella di Marcucci, più che realistica che tiene a precisare che “il chiaro allarme della prefettura sia indice di una situazione drammatica, bisognosa di tempestive risoluzioni”.

Risoluzioni che, per la Versilia, sembrano però non trovare terreno fertile: quella tariffa di nemmeno 30 euro al giorno per migrante sembrerebbe quasi, più che accoglienza, un insulto a tutti coloro che dopo anni di crisi dovuti al covid e non solo stanno cercando in tutti i modi di recuperare il tempo perso lavorando senza sosta.

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