L’Italia finanzia l’agricoltura… in Libia

È in corso una iniziativa a sostegno all’agricoltura nel sud della Libia finanziata dalla cooperazione italiana in collaborazione con il CIHEAM Bari. Lo ha confermato ad ANSAmed la sede italiana del Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei (Ciheam) precisando informazioni rilanciate di recente da un media libico. Il programma di 32 mesi si chiama “Prosar” e punta a sostenere fino al 2023 le comunità agricole nel Fezzan avendo come controparti principali i ministeri dell’Agricoltura e degli Enti locali libici.

Come agenzie di attuazione per fornire sostegno tecnico e scientifico per parte libica sono impegnate le università di Tripoli e Sebha. L’iniziativa è finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e attuata dal Ciheam di Bari che fornirà “expertise tecnica e scientifica e renderà disponibili risorse umane in Italia”, precisa un documento di presentazione.

Lo scopo del programma è quello di “sostenere le catene produttive agricole per generare occupazione, produzione più efficiente in particolare aumentando sicurezza alimentare e produzione agricola sostenibile in tre distretti (Sebah, Murzuq e Oubari)”, indica il testo. L’accordo è venuto su richiesta del governo libico di Tripoli, ha notato il sito Libya Herald segnalando l’intesa. Nelle immagini, alcune produzioni tipiche della zona di intervento del programma Prosar (Archivio CIHEAM Bari). (ANSAmed).

Allo stesso tempo, la UE toglie 465 milioni all’agricoltura e li dà alla Turchia ‘per i profughi’

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