Sardine, teatralità forcaiola e ipocrita: calerà il sipario senza pietà

di Ornella Mariani

Bergoglio ha scelto la vigilia di Natale per demolire la tensione mariana professata da Giovanni Paolo II e da Benedetto XIV e per comunicarci che Dio e Maria sono meticci.
L’annuncio segue la precedente “Rivelazione” che faceva di Gesù il figlio di Migranti;
conferma la sua sostanziale e palese negazione delle radici del Cristianesimo;
rilancia la richiesta delle sue dimissioni, avanzata dal Nunzio Carlo Maria Viganò che lo accusava di avere coperto gli orrori del Clero pedofilo americano;
si salda alla iniziativa di una ventina fra Teologi ed Intellettuali che, capeggiati dal domenicano inglese Aidan Nichols, sono decisi a porre fine alle sue stravaganze teologiche e a denunciarne la condotta ereticale evidenziata da deviazioni dottrinali riferite al matrimonio, ai rapporti sessuali, alla grazia e al perdono dei peccati.

In nome del Diritto Canonico, il Papa è in stato di accusa e rischia la decadenza per una precisa strategia che allontana la Chiesa dalle bimillenarie posizioni cultuali etiche; che pone in essere la fondazione di un’altra Religione e che spiana la via alla più lacerante crisi della Storia della Cristianità.
La Comunità dei Credenti è disorientata, mentre l’Italia è segata da una confusione senza precedenti dalla quale emergono:
inqualificabili e disgustose, le pretese intellettuali di miserabili Vignettisti e Simpatizzanti di un Cristo omosessuale e di un Cristo di cui si espone un’erezione;
inamovibili, i privilegi della Casta: la dinastia dei Mattarella è al centro del dibattito finanziario grazie a Bernardo, deputato a salvare l’Istituto di Credito barese di recente commissariato dalla Banca d’Italia;
indiscutibili, le incompetenze dei Politici;
incommentabili i disperati escamotages di una Sinistra che, pur di raccattare voti, ricorre a materiale ittico di scarsa rilevanza e si copre di ridicolo: sentire da un tracotante Odontotecnico che “In Inghilterra ha vinto la destra rozza e ignorante di Boris Johnson” è paradossale. Sfugge al patetico Zingaretti che il Leader inglese ha condotto gli Studi di Lettere Classiche ad Oxford e che è un Cultore della Storia romana e del latino, reintrodotto nelle scuole pubbliche come “… inizio eccellente per comprendere la struttura della lingua….”

Lo scenario è però dominato dai modestissimi elementi della fauna marina, di cui spicca la miseria rivelante una abissale disinformazione scolastica e politica.
Si dicono “liberi” da condizionamenti partitici; esigono i rilancio e il rispetto della Costituzione; si collocano nell’indipendenza ideologica; si proclamano antipopulisti. Tuttavia, se il loro Referente: tal Mattia Santori, lavora per Romano Prodi, gli Altri risultano variamente iscritti all’ANPI, al PD e alla CGIL, come nel caso di un certo Alberto Irone che, armato d’amore, riservava a Matteo Salvini uno spazio in Piazzale Loreto; o di un certo Fabio Cavallo, Ispiratore di donazioni a favore di Carola Rackete; o di un certo Emiliano Leone, esponente di un Partitino finanziato da Soros; o di un certo Stephen Ogongo, Fondatore del movimento “Cara Italia”.

In estrema sintesi, ligie alla consuetudine del muoversi a banchi, le Sardine sono una caotica ammucchiata di Sinistra oscillante fra il recupero dei valori costituzionali e l’oscurantismo rappresentato, Dulcis in fundo, da una tal Nibras Asfa: moglie di Sulaiman Hijazi, sedicente Sostenitore di quella Hamas considerata Organizzazione terroristica non solo dall’Unione Europea ed avente come obiettivo la distruzione dello Stato d’Israele.
Con buona pace della Signora Segre!.
C’è del folklore nella esibizione di questa Tizia che definisce Salvini “stupido e ignorante”; che affronta il palco parafrasando grottescamente Giorgia Meloni, ma col capo coperto a conferma della libertà femminile islamica nel prendere sputi e bastonate dal coniuge; che che potrebbe più opportunamente battersi per la introduzione dello “Stato di Diritto” in Iran, in Afghanistan, in Libia e in Corea ed intonarvi, con i propri Sodali, “Bella Ciao”; che dà lettura dell’articolo 3 della nostra Costituzione concludendo provocatoriamente con un “…Non ci avrete mai…. Non ve lo permetteremo”.

La domanda è: chi li vuole?

Chi li vuole questi sedicenti Partigiani in Democrazia che, privi di qualsiasi cognizione di causa, nell’opporsi all’Opposizione ingenerano solo tristezza?
Chi vuole queste sardelle già sfatte, dotate di voce ma non di testa e capaci di esprimere Ignoranza; Pressappochismo; Razzismo e Violenza verbale, raccattando visibilità e denaro come Gioventù libera e antifascista ed esibendo atteggiamenti fascisti?

Chi vuole questo branco di subornati e indottrinati Campioni di quel Fanatismo enfatizzato da un Tizio che già vanta di ricevere dalla Gente richieste di soluzione dei problemi, rivelando quanto si sia pericolosamente montato la testa, e da una Tizia che, in contrasto proprio con la evocata e mai letta Costituzione, ostenta il simbolo della oppressione maschile ignorando la nostra Cultura della pari dignità Uomo/Donna e la laicità di uno Stato estraneo a derive teocratiche?

Il loro tonfo sarà pesante: come lo fu quello dei Girotondini di Moretti, dei quali condividono demagogia di profilo minimo; come lo è quello dei Pentastellati, sulla cui teatralità forcaiola ed ipocrita calerà il sipario senza pietà, malgrado si definiscano “Salvatori dell’Italia”; come lo sarà quello di tutti i Movimenti privi di retroterra culturale, di progettualità politica e di prospettive morali.
Non saranno i Nani ad ancora dominare il Paese.
E non basteranno facciatosta e stupidità per sfidare il buonsenso.

Né l’Italia avrà bisogno di Pesci, quale che sia il loro nome e quali che siano le risultanze processuali di una Magistratura impegnata nel rincorrere Salvini, ma ancora torpida nel chiarire il caso del “Tonno nazionale” di cossighiana memoria.

 

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