Giovanni Maria Flick contro il Decreto Sicurezza bis

“Si sta demolendo la Costituzione un pezzo dopo l’altro”: lo afferma oggi in una intervista al Sir Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, a proposito dell’approvazione definitiva del Decreto sicurezza bis, diventato legge dopo il voto di fiducia ieri al Senato. Secondo Flick il decreto sicurezza bis “disattende clamorosamente il rapporto con l’articolo 10 della Costituzione. Noi non possiamo prendere decisioni legislative che siano in contrasto con normative internazionali. Le convenzioni internazionali dicono che i migranti hanno diritto di asilo se nel Paese di provenienza non vedono rispettate le libertà democratiche”.

Il costituzionalista giudica “giusto che il presidente della Repubblica prenda una decisione di moral suasion, come ha già fatto la prima volta”, anche se “devo amaramente constatare che, se si ripete il bis, vuol dire che l’ammonimento non ha funzionato. Il presidente della Repubblica non ha il potere di bloccare una legge ma può soltanto ammonire e chiedere che venga riesaminata. In questo caso perché vengono meno principi del diritto e dell’etica internazionale, del modo di convivere e il principio del salvataggio in mare”.

Secondo Flick “sono in gioco i diritti fondamentali della persona. Mettere in piedi un marchingegno complicatissimo per scoraggiare, impedire, intimorire chi pratica il salvataggio in mare è, a mio avviso, contrario alle Convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia e agli obblighi di solidarietà previsti dalla nostra Costituzione. Mi auguro che la Corte costituzionale garantisca l’osservanza di quest’ultima e delle leggi che devono consentirne l’attuazione”.

A suo parere “la legge è strutturata in modo tale da sembrar fatta su misura – sia nelle condotte sia nelle sanzioni – per impedire e scoraggiare il salvataggio in mare. E non cambia nulla il fatto che queste ultime siano state etichettate come sanzioni amministrative e non penali. Ieri si era parlato di una marcia indietro (o di una rivalsa) da Carola (Rackete) ad Oriana (Fallaci). Oggi si conclude con una lode e un ringraziamento alla Vergine Maria che benedice la chiusura dei porti. Ringraziare la Vergine Maria perché darebbe una mano a trasformare il Mediterraneo in un cimitero che prenda il posto della spianata di Auschwitz è qualcosa di sconcertante”.

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