I jihadisti ci vogliono morti ma la UE pensa al reato di islamofobia

Politici, professori universitari ed euroburocrati stanno tessendo un bavaglio per imporci di parlare bene dell’islam.

islamici Svezia

A Sarajevo si è appena concluso il primo Summit europeo sull’islamofobia, un convegno di tre giorni per mettere a punto le linea guida da far seguire ai Paesi dell’Unione europea quando devono confrontarsi con i musulmani. Nel documento conclusivo vengono, infatti chieste misure più stringenti per obbligarci a parlare dei musulmani “soltanto in termini positivi”.

Alla tre giorni di Sarajevo, come racconta Libero, c’era un parterre delle grandi occasioni. Al summit hanno sfilato politici come l’ex premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero, l’ex ministro inglese e fondatore di Medici senza frontiere Jack Straw e l’ex ministro francese Bernard Kouchner. Non solo. Sono accorsi anche alti esponenti dell’Unione europea, professori unifersitari della Georgetown University o di Berkley, intellettuali, sportivi, fumettisti, scrittori e rappresentanti delle più famose associazioni umanitarie. Tutti schierati contro i “populisti”, come Marine Le Pen o Donald Trump. Come riferisce Libero se la sono presa, infatti, con i “partiti identitari” che sono stati accusati di razzismo. E hanno chiesto ai leader politici che siedono a Bruxelles di far qualcosa per contrastare “l’ostilità diffusa nei riguardi degli islamici”.

“Bisogna opporsi alle politiche che discriminano sulla base dell’identità religiosa – si legge nel documento conclusivo – la crescita dell’estrema destra in Europa aumenterà gli estremismi, la divisione e la paura”.

Da qui la richiesta del summit di creare un “reato specifico di islamofobia” in tutti i Paesi dell’Unione europea. Non solo. A Bruxelles viene addirittura chiesto di istituire leggi che tutelino gli islamici sul luogo di lavoro, “specialmente quelli che indossano il velo”.

Segio Rame – – il giornale

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