7 magg – Nuovo passo in avanti contro lāevasione fiscale e per la trasparenza nel mercato dei capitali. La Svizzera ha appoggiato la dichiarazione dellāOcse a favore dello scambio automatico di informazioni bancarie in materia fiscale, firmata a Parigi in occasione della riunione dei ministri dellāOrganizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
I āsuper-ricchiā nascondono nei paradisi fiscali 21mila miliardi di dollari
Paradisi fiscali: Italia ā Delaware, sola andata
Investimenti globali in calo, ma i paradisi fiscali prosperano
La dichiarazione sullo scambio automatico di informazioni tra le amministrazioni fiscali obbliga i Paesi firmatari a Ā«procurarsi tutte le informazioni richieste alle loro istituzioni finanziarie e a scambiarle automaticamente con altre giurisdizioni su base annualeĀ». Lo riferisce una nota della stessa Ocse. A firmare non sono stati solo i 34 Paesi Ocse, ma anche altre 13 nazioni tra cui Singapore, Malesia, Indonesia, Cina, Argentina, Brasile e Sudafrica.
Ā«Ć chiaramente la fine del segreto bancario sfruttato per ragioni fiscaliĀ», ha detto Pascal Saint-Amans, direttore del centro di politica e amministrazione fiscale allāOcse. Per alcuni dei Paesi firmatari, finora lo scambio delle informazioni – su richiesta – scattava soltanto in caso di indagine del fisco o della magistratura. Adesso ĆØ previsto lāautomatismo, prevedibilmente uno strumento a piĆ¹ ampio raggio nella lotta allāevasione.
Ecologisti che fanno affari immobiliari nei paradisi fiscali
