L’italia finirà di esistere tra 5 mesi (in una settimana ha perso un anno di vita)

affonda

di Max Parisi

Qualche giorno fa, ho scritto che l’italia finirà di esistere tra un anno e cinque mesi. Tra poco, i mesi scenderanno a quattro. Tutta colpa del Fiscal Compact, dei 45 miliardi di euro l’anno – per vent’anni consecutivi – da tagliare. Ed è vero.

Ci torno di nuovo perchè giust’appena qualche ora fa, il governo Letta riunito al gabinetto (nel senso politico del termine) di crisi per IMU e IVA, non è riuscito a venirne a capo. Niente d fare, 8 (otto) miliardi di euro non si trovano e soprattutto non vanno cercati, perchè “non ci sono spazi per un’eliminazione totale dell’Imu. Cancellarla farebbe peggiorare l’iniquità sociale e le difficoltà economiche delle categorie più deboli” ha dichiarato il responsabile dell’Economia del Pd, Stefano Fassina, nonchè vice ministro. (sempre dell’Economia).

Mi sfugge il significato del suo pensiero, però: come possono peggiorare le condizioni delle “fasce più deboli” tagliando una tassa? E’ l’esatto contriario! I pensionati da mille euro al mese con l’appartamentino comprato in una vita di sacrifici trarranno giovamento dalla cancellazione dell’IMU, oh bestia. O sbaglio?

Ma il punto è un altro.

Il debito pubblico che andrà tagliato dal 1° gennaio 2015 di 45 miliardi l’anno, sta crescendo di un miliardo al giorno. La notizia è di ieri, e a darla è stato il Codacons. Di questo passo, al 2015 l’italia non ci arriverà. Fallirà prima.

Quindi, quei tagli violenti e devastanti che andranno praticati – se esisterà un governo capace di farli – tra un anno e cinque mesi, invece dovranno essere fatti molto prima e su ordine della Troika, come sta accadendo in Grecia.

E’ escluso che al 31 dicembre 2013 il debito pubblico sarà sotto il 3% del Pil. Sarà ben sopra. E’ altrettanto escluso che per allora – cinque soli mesi da oggi – l’economia sarà in ripresa e il gettito fiscale aumentato. Avverà l’esatto contrario.

Tutto ciò detto, al più tardi a gennaio 2014, la grande devastazione avrà inizio.

La Troika ordinerà di tagliare almeno 500.000 impiegati pubblici. E probabilmente varrà lo schema greco: un terzo nella scuola, un terzo nella sanità, un terzo nelle forze dell’ordine. Inoltre indicherà di ridurre le pensioni (tutte) di non meno del 10%. A questo si aggiungerà l’imposizione di una patrimoniale d’importo percentuale equivalente.

Sarà solo l’inizio. Perchè in ogni caso 12 mesi dopo arriverà la ghigliottina del Fiscal Compact e addio italia.

Questo sarà solo un funerale anticipato. Immagino che alcuni lettori a questo punto penseranno che sto esagerando, che tali orride predizioni non si posso avverare, si tratta solo di un incubo. Chiusa la pagina web di questo articolo, puff… finito.

Bene, non ha più importanza. Tra poco saremo in stazione, ma il treno ci entrerà a 200 all’ora.

Buona fortuna.