Capotreno aggredita e picchiata da extracomunitaria senza biglietto

treno2 apr – Come ogni giorno, la capotreno sale sul convoglio e inizia a controllare i biglietti dei passeggeri. Questa volta sale a Verona. Tra due ore raggiungerà Bolzano. A un certo punto, fra il Veneto e il Trentino, ferma una donna africana (sui trent’anni) che ha in braccio un neonato. Chiede, come a tutti gli altri passeggeri, di esibire il biglietto. Ma l’extracomunitaria non ha il biglietto.

Come è prassi in questi casi, visto che la “portoghese” dice di non avere documenti con sé, la capotreno ha l’obbligo di far scendere alla prossima stazione la donna.

E così è, mentre continua ad inveire contro la capotreno. Infatti alla stazione di Mori l’extracomunitaria scende con il bimbo, ma rimane ferma sui binari, davanti al treno regionale. Scende anche la capotreno, che deve accertarsi che tutte le porte siano chiuse per poter far ripartire il regionale. E mentre svolge gli ultimi controlli prima del via libera, la donna africana improvvisamente si avvicina e afferra il borsello della capotreno. Quest’ultima, però, riesce a fermarla. Le toglie la mano e la invita ad allontanarsi, perché il treno deve ripartire.

Mentre sale gli scalini, l’africana insiste e la afferra nuovamente dal borsello e la tira giù violentemente dal treno. La trascina letteralmente per alcuni metri sul binario. La capotreno sbatte la testa. Riporta varie ferite su tutto il corpo. Alcuni viaggiatori si accorgono dell’accaduto e cercano di aiutarla.

La straniera fugge subito dopo. Invece, di bloccare il treno per far arrivare l’ambulanza, la capotreno, pur dolorante e ferita, decide di proseguire e una volta arrivata a Bolzano si fa accompagnare in ospedale. La prognosi è di venti giorni per ferite e contusioni in varie parti del corpo.

Fonte trentinocorrierealpi.it

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