Crisi: settimana decisiva per il destino dell’euro

29 luglio – Si apre una settimana decisiva per il destino dell’euro. In un contesto di rinnovato allarme, i prossimi saranno giorni di intensi contatti tra le capitali di Eurolandia e l’Italia avra’ un ruolo di primo piano.

Al centro dei vari colloqui e dei contatti diplomatici in corso in queste ore tra i governi Ue, il fronte aperto di Grecia e Spagna e un eventuale intervento della Banca centrale europea su cui sta crescendo l’attesa dei mercati. Gli occhi sono puntati sulla riunione del direttivo in programma giovedi’ da cui si attendono segnali dopo il messaggio forte lanciato dal presidente Mario Draghi a difesa dell’euro, che ha fatto scendere in una sola giornata lo spread tra Btp e Bund tedeschi di 50 punti.

Parigi e Berlino si sono schierate con Draghi che ha lasciato capire che l’Eurotower e’ pronto a tutto per salvare la moneta unica e dispone di un’adeguata potenza di fuoco per intervenire. Il banchiere centrale non ha chiarito quali munizioni intenda usare la Bce ma secondo gli analisti l’istituto potrebbe riavviare il programma di acquisto di bond, in particolare per i titoli di Stato di Spagna e Italia, che e’ stato congelato da mesi.

Il Securities Markets Program (Smp) era stato attivato due anni fa ed era stato usato in un primo momento per Grecia, Portogallo e Irlanda e poi, da agosto scorso, soprattutto per obbligazioni italiane e spagnole. Il programma potrebbe essere riattivato in attesa che l’Esm, il Meccanismo di stabilita’ europeo che sostituira’ il fondo salva-stati Efsf, diventi operativo, sempre che non venga bocciato dalla Corte costituzionale tedesca che si pronuncera’ il 12 settembre.

Le opzioni sul tavolo sono oltre all’acquisto di bond, un nuovo taglio dei tassi dopo quello operato a inizio luglio, e una nuova iniezione di liquidita’ (Ltro). Mercoledi’ e’ attesa intanto anche la decisione sui tassi della Fed. E domani il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble incontrera’ il segretario di Stato Usa, Timothy Geithner. (AGI) .

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