5 ott – Si chiama Thuraia il sistema dei telefoni satellitare che in questi anni ha salvato la vita a migliaia di “migranti”. Un operatore con base in Arabia Saudita, che gli uomini della Guardia costiera intercettano non appena arriva la prima telefonata di soccorso, di solito alla partenza delle imbarcazioni clandestine: agganciato quel numero, si mette in moto una procedura automatica che connette la centrale operativa di Roma della Guardia costiera con l’operatore saudita che comunica tutte le variazioni di tracciato di quella imbarcazione.
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Un sistema sofisticato e semplice che in questi anni ha consentito di salvare migliaia di vite umane. Giovedì è andata storta. Il presunto scafista della barca della morte nega ogni addebito e dichiara di essere solo uno dei passeggeri scampati alla tragedia. Senza satellitare né telefonini Gsm – con cui gli scafisti chiamano la Guardia costiera o la Guardia di Finanza alla partenza e non appena varcate le acque territoriali che captano il segnale – le chance di sfuggire a morte quasi certa crollano vertiginosamente. […] sole24ore