“Via Equitalia”, imprenditori protestano in mutande a Montecitorio

mutande4 giu. – Contro Equitalia e il fisco che li ha ridotti in ‘mutande’, scatta la protesta degli imprenditori che, si presentano alla stampa , davanti a Montecitorio, senza pantaloni, per rendere plasticamente la situazione.
Abolire Equitalia e, nelle more, commissariarla e’ la richiesta che avanzano l’associazione ‘Io cambio’ e Cobas imprese che, due settimane fa, hanno presentato una domanda di referendum abrogativo in Cassazione. “Fino ad agosto non avremo il parere della Suprema Corte – sottolinea il presidente di ‘Io cambio’, Angelo Alessandri – L’obiettivo e’ tornare alla riscossione comunale perche’ i comuni non hanno interesse a perdere tributi ma hanno anche interesse a fare finire l’ondata di suicidi”.
Il fisco oggi ‘e diventato “uno strumento vessatorio impossibile da gestire – osserva ancora Alessandri – cosi’ si aprono tre strade: fallire, delocalizzarsi andando all’estero, per chi puo’ permetterselo, suicidarsi. Tutto cio’ va contrastato. Questo palazzo – prosegue – indicando uno dei due rami del Parlamento, non e’ piu’ in grado di capire l’urgenza e ancora perde tempo sulla legge elettorale. Il cambiamento deve venire dal basso. Attraverso una mobilitazione politica , ma popolare. Il Parlamento non ci fara’ fare il referendum, ma cambiera’ le regole e allora avremo vinto”.
Quanto alla partecipazione dei partiti nella battaglia contro Equitalia: “ancora nessuno ha aderito , ma siamo aperti a tutto. E’ una guerra che va combattuta”, osserva ancora Alessandri.
“Puntiamo all’abrogazione totale di Equitalia – spiega il presidente di Cobas imprese, Giuseppe Graziani – solo negli ultimi 18 mesi 162 imprenditori si sono suicidati perche’ finiti nella morsa di questa societa’. Dal 2009 al 2013 sono state 48.939 le imprese costrette a dichiarare fallimento.
Negli ultimi 5 anni, circa 100mila case sono tate messe all’asta per pignoramenti spesso legati a pretese fiscali ingiuste”.(AGI) .