Pesaro, 19 ottobre 2025 – Il giudice convalida l’arresto del pusher e gli restituisce i soldi. È quanto accaduto ieri mattina a un 28enne nigeriano fermato al Miralfiore con 24 dosi di eroina: ha patteggiato 10 mesi di reclusione e mille euro di multa, pena sospesa.
Il gip non ha disposto il sequestro dei soldi trovati in tasca al momento dell’arresto. Ha ritenuto non dimostrato che il denaro sequestrato, 180 euro in banconote di piccolo taglio, fosse frutto di attività illecita ma fosse invece lo stipendio del lavoro che, secondo quanto riferito dal 28enne, avrebbe iniziato da poco. Il giovane, difeso dall’avvocato Matteo Mattioli, incensurato e residente a Pesaro, era stato arrestato venerdì in pieno giorno al parco Miralfiore con 24 dosi di eroina pronte per la vendita.
L’arresto era scattato poco prima di mezzogiorno, durante un servizio straordinario di controllo nel parco Miralfiore disposto dalla Compagnia Carabinieri di Pesaro, con il supporto del 6° Battaglione “Toscana” e del nucleo cinofili. I militari avevano notato il giovane, circondato da diversi ragazzi, mentre consegnava qualcosa a un uomo in cambio di una banconota da dieci euro. Alla vista della pattuglia, il 28enne ha tentato la fuga tra gli alberi, stringendo nella mano destra un involucro di cellophane.
Bloccato dopo pochi metri, ha reagito con calci e spintoni, colpendo i carabinieri nel tentativo di divincolarsi. Immobilizzato e perquisito, è stato trovato in possesso di 24 involucri termosaldati contenenti eroina, per un peso complessivo di oltre 8 grammi, oltre al denaro contante e al materiale per il confezionamento delle dosi. Tutto è stato sequestrato. La scena si è svolta in pieno giorno, sotto gli occhi dei passanti, in uno dei luoghi più segnalati dai residenti per spaccio e degrado. Il giudice ha riconosciuto la flagranza del reato e il Miralfiore, ancora una volta, si conferma crocevia di controlli e arresti. www.ilrestodelcarlino.it
Il sistema giudiziario non crolla per caso. Si rompe APPOSITAMENTE