Il prossimo concerto di Claudio Baglioni a Lampedusa è finito al centro della bufera mediatica
L’evento, in programma il 27 settembre, è criticato per il suo elevato costo: più di 800mila euro. L’amministrazione comunale però si è difesa, tutti i finanziamenti arrivano dallo Stato: “Chi vuole venire venga, il concerto è gratuito, chi non ha piacere stia a casa”, ha replicato il sindaco Filippo Mannino.
I costi del concerto
Il concerto di Baglioni del 27 settembre sarà un’anteprima del suo “Grand tour” per festeggiare i 40 anni della canzone “La vita è adesso”. Il 5 agosto la determinazione dirigenziale numero 739 ha affidato la realizzazione dell’evento alla società Friends and Partners. Per un costo di 646.721,31 euro a cui si deve aggiungere l’Iva del 10 per cento: con un totale di 711.393 euro. La società, come si legge nella determinazione, è “titolare dell’esclusiva e può liberamente disporre per il territorio italiano di tutte le attività live del noto cantautore”.
Alla somma si devono anche aggiungere 100mila euro per dei lavori da effettuare nel luogo dove si svolgerà l’evento. E così il conto finale lievita oltre gli 800mila euro. Soldi che alle casse comunali arrivano dal ministero dell’Interno, del Turismo, dal Dipartimento delle politiche giovanili della presidenza del Consiglio dei ministri e dall’assessorato regionale al Turismo.
Sempre nella determinazione si legge che l’affidamento del concerto senza gara pubblica è necessario proprio perché Friends and Partners gestisce gli eventi dell’artista. Il Comune fa riferimento al parere n. 23/2025/Cons dell’Anac. Secondo l’Autorità, il ricorso alla procedura negoziata senza bando “può essere utilizzata solo quando un unico operatore economico è oggettivamente in grado di eseguire l’appalto, in quanto l’identità dell’artista determina intrinsecamente il carattere ed il valore unico dell’opera d’arte”.
Le polemiche
“Come fa il sindaco di Lampedusa a dire che lo spettacolo sarà gratuito quando hanno approvato una determinazione dirigenziale, numero 739 del 5 agosto per un importo di oltre 711 mila euro?”, si domanda Giuseppe Palmeri, presidente dell’associazione “Obbiettivo Pelagie”. “Il Comune può spendere questi soldi come vuole ed io ho non ho nulla in contrario al concerto di Baglioni a Lampedusa”, spiega Palmeri. Che però aggiunge: “Credo che sarebbe meglio investire una cifra così importante pensando agli interessi più urgenti della comunità”.
Le polemiche sono proseguite nel post di Caterina Greco, ex direttrice del museo Salinas di Palermo, sul blog di Italia Viva. “Arriva come una boutade beffarda la pubblicità dell’evento che annuncia come il concerto del 27 settembre, che si terrà nella suggestiva cornice della spiaggia della Guitgia, sarà gratuito. Gratis, cioè senza biglietti di ingresso, ma al prezzo dei 711.393,44 euro già impegnati dal Comune…”, scrive Greco.
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