Milano, arriva l’imam al carcere minorile Beccaria

carcere minorile

Un Imam arriverà al carcere minorile Beccaria di Milano, e affiancherà il cappellano cattolico (don Claudio Burgio, che è anche direttore della comunità Kayros)

È il frutto di un protocollo d’intesa siglato lunedì 7 luglio, presso il Tribunale dei Minorenni da diverse istituzioni: il Tribunale stesso (con la presidente Maria Carla Gatto), il procuratore dei minorenni Luca Villa, il direttore del Centro per la giustizia minorile regionale Paolo Gabriele Boni, la reggente del Beccaria Teresa Mazzotta, l’Arcidiocesi di Milano (con monsignor Luca Bressan) e l’Imam Dahmane Abdullah Tchina, in rappresentanza della comunità islamica, attivo a Sesto San Giovanni.

La Diocesi è favorevole

Al Beccaria, nel 2024, sono transitati 297 giovani, per il 78% stranieri di cui l’87% da Paesi a maggioranza islamica. Don Burgio e il suo predecessore, don Gino Rigoldi, da tempo auspicavano l’arrivo di un Imam al Beccaria per la preghiera musulmana del venerdì e per sviluppare un dialogo interreligioso. “Il senso di questa scelta – ha commentato Bressan – è nella linea di quella evoluzione che mette in luce come, in tanti nostri luoghi, vi sia sempre più multiculturalità e la presenza di diverse religioni”.

Che cosa farà l’Imam

L’attività dell’Imam, secondo quanto si legge nel protocollo, si svolgerà “negli spazi idonei a favorire anche un accesso spontaneo da parte dei giovani detenuti”. Inoltre l’Imam potrà tenere “colloqui individuali o incontri collettivi di preghiera e insegnamento religioso, nel rispetto del regolamento interno e sotto vigilanza discreta del personale”. L’obiettivo non è soltanto strettamente religioso ma quello fornire ai ragazzi musulmani una figura di fiducia e un sostegno umano e morale. Un po’ come avviene già per il cappellano cattolico.

La polemica

La notizia, però, non è stata “presa bene” da tutti. Secondo Riccardo De Corato, ex vice sindaco di Milano e ora deputato di Fratelli d’Italia, si è di fronte a “un’altra decisione incredibile della magistratura, che va in direzione opposta al buon senso. Mettere un Imam in un luogo pieno di ‘maranza’ come il Beccaria è sbagliato. Si tenta il loro recupero? Si andrà a peggiorare una già grave situazione che porterebbe ulteriori problemi e disagi alle guardie carcerarie”. In proposito, De Corato ha annunciato un’interrogazione a Carlo Nordio, ministro della Giustizia.
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