“Violenza sessuale su due bambini”, pakistano a processo in Assise

pedofilia consentita dalla Legge?

Sarà processato in corte d’Assise dopo che l’intera istruttoria si è svolta di fronte ad un collegio di giudici. Non è dunque arrivato ancora a sentenza il processo che vede sul banco degli imputati un 37enne originario del Pakistan accusato di violenza sessuale su minori. I fatti che gli vengono contestati dalla Procura di Arezzo si verificarono nel febbraio del 2024 di fronte ad una scuola cittadina. L’uomo fu poi individuato dalla Polizia e arrestato.

Ma dopo la celebrazione della parte più importante del processo a suo carico, è emerso un vizio procedurale: il reato contestato e le sue aggravanti superano infatti la competenza del collegio. Pertanto il suo caso il prossimo 27 maggio sarà discusso di fronte alla corte d’Assise. E c’è la possibilità che il processo riparta dall’inizio.

La vicenda

All’uomo vengono imputati due episodi entrambi avvenuti nel febbraio dello scorso anno. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti (intervenne la Polizia di Stato), il trentasettenne – spiegarono all’epoca gli inquirenti in una nota – “eludendo la sorveglianza dei genitori dei minori, si era dapprima avvicinato a un bambino di 10 anni e lo aveva baciato sulla guancia e, poco dopo, aveva di sottratto un bambino di 6 anni alla madre e, dopo averlo condotto in un luogo appartato, gli aveva abbassato i pantaloni e lo aveva molestato”.

Gli agenti ascoltarono le testimonianze dei genitori, poi grazie all’acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza ricostruirono il percorso fatto dall’uomo. Attività di osservazione e pedinamenti in borghese permisero di risalire all’identità del 37enne che fu sottoposto a misura cautelare in carcere.

Assistito dall’avvocato Edoardo Stoppa, l’uomo adesso sarà processato di fronte ai giudici popolari. Durante la precedente istruttoria hanno testimoniato i genitori di uno dei bambini. Il bambino che avrebbe ricevuto il bacio è stato ascoltato in incidente probatorio, ma non era risultato idoneo a testimoniare.
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