Trento: «Vigili contro l’omotransfobia» per “normalizzare” l’omosessualità nelle caserme

 

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Sabato 16 aprile ha avuto luogo a Trento, nella Sala Rosa del Palazzo della Regione, l’evento «Forze dell’ordine e Vigili del fuoco contro l’omotransfobia», promosso dall’Arcigay del Trentino in collaborazione con l’assessorato alle Pari opportunità della Provincia al fine di “normalizzare” l’omosessualità e favorire la visibilità e inclusione delle persone LGBT all’interno delle caserme e dei rispettivi corpi di appartenenza.

All’evento, che è stata l’occasione per presentare ufficialmente «Vigili contro l’omofobia» (qui la pagina Facebook  https://www.facebook.com/Vigili-contro-lomofobia-1113476555343066/), il primo gruppo di vigili del fuoco dichiaratamente omosessuali, hanno preso parte diversi autorevoli rappresentati delle istituzioni, tutta in prima fila per il “lodevole” incontro “politically correct” all’insegna della tolleranza e del rispetto.

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con “Polis Aperta”, associazione LGBT con appartenenti alle Forze Armate e dell’Ordine, per la quale è intervenuta la dottoressa Simonetta Moro, e “OSCAD”, Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori.

Il promotore e organizzatore della manifestazione, Niccolò Mascher, Vigile del fuoco volontario che assieme ad un collega, Tiziano Pulcini, è stato tra i fondatori del gruppo «Vigili contro l’omofobia», ha raccontato come l’inedita associazione sia nata da un bisogno di accettazione della sua omosessualità all’interno della propria caserma

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