Alea iacta est. Non è più tempo dei finti convinti

Meloni e Crosetto

Orban ha detto che la UE, con la confisca dei beni russi, ha passato il Rubicone.
Quando Cesare passò il Rubicone, pronunciò la celeberrima sentenza: “Alea iacta est”, il dado è tratto. Con la quale intendeva dire che era perfettamente consapevole che stava dichiarando guerra alla Roma senatoriale e pompeiana (Gneo Pompeo).

Il “dado è tratto” comporta la guerra

Ungheria, Slovacchia e Austria hanno detto no alla UE. Sono governi che non si macchiano dell’infamità dinanzi alla storia.
L’Italia, “serva di dolore ostello”, dirà di sì. Perché questa Repubblica è una povera colonia senza dignità e libertà alcuna, con tre padroni, anziché uno come nei decenni della prima Repubblica.
E ciò potrebbe con ogni probabilità significare la guerra. Come del resto essi stessi dicono in continuazione.

Fermo restando che un governo del PD o roba similare avrebbe fatto esattamente la stessa cosa, pure peggio, resta il fatto che la responsabilità è del governo di centro-destra, ovvero della Meloni e dei suoi alleati, a partire dalla Lega complice, il cui gioco di dire A e poi fare Z non può più reggere, dopo anni di continui tradimenti in quasi ogni settore della politica.

E’ la stessa Meloni che ha dato i nostri miliardi – e continua a darli pure oggi – a Zelenski anziché alla Sanità, ai terremotati, ai bisognosi, ai pensionati in difficoltà.
E’ la stessa Meloni che ha votato la boldriniana legge contro lo “stupro” immaginario, legge che nemmeno la Schlein avrebbe, con ogni probabilità, avuto il coraggio di varare in questa forma.

Questa classe politica è infame, schiava e corrotta quanto i suoi padroni. Chi ancora la sostiene è complice ed è come la classe politica che sostiene.
Questo cosiddetto Occidente è un’escrescenza infetta e mortale che deve essere distrutta, se vogliamo recuperare la nostra libertà, dignità, giustizia, umanità.

La Russia potrebbe essere lo strumento della Divina Provvidenza per riportare un poco di Grazia e Giustizia (non il ministero, ma la virtù divine e umane) in questo mondo.
O forse no. Ma, certamente, non è nel cosiddetto Occidente che troveremo mai la salvezza. Questa verrà dal ritorno a Cristo e da una nuova civiltà veramente cristiana. Ovvero, da ciò che questo Occidente più odia e più combatte e distrugge ogni giorno.
La via per arrivarci, la conosce solo Dio. Ma appare sempre più che questa via è ormai imboccata: come per il passaggio nelle “miniere di Moria”, accada quello che deve accadere.

Ma nessuno può fingere di non capire cosa sia questo governo.
Così come nessuno può fingere di non capire cosa sia questo clero odierno.
Si può fingere con gli altri, ma non con Dio e con la propria coscienza.
Ma i finti, i bugiardi, gli ingannatori, non fanno mai una buona fine. Prima riscuotono certo, ma poi pagano un prezzo infinito.
Gli onesti e veritieri, pagano prima, ma poi riscuotono. Per sempre. (MV)

Prof. Massimo VIglione

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