Como, due turisti accoltellati per rapina: rimpatriato egiziano

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La vicenda risale allo scorso ottobre, nel parco di Villa Olmo, in pieno pomeriggio. Due turisti indiani erano stati aggrediti da due giovani con il chiaro obiettivo di impossessarsi di una collanina d’oro. La scena si era consumata in un contesto sensibile: il parco era frequentato da turisti, mamme e bambini, e l’episodio aveva suscitato forte allarme e un notevole risalto mediatico.

Durante la rapina, le vittime erano state colpite con due coltellate, una al braccio e l’altra alla schiena, provocando grande preoccupazione tra i presenti e rilanciando il tema della sicurezza nelle aree più frequentate della città.

Il protagonista della rapina e i suoi precedenti

Per quell’episodio la polizia aveva individuato come responsabile un cittadino egiziano nato nel 2005, già noto alle forze dell’ordine, con sulle spalle svariati precedenti di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio. L’aggressione a Villa Olmo era stata commessa insieme al fratellino minorenne, tuttora detenuto al carcere Beccaria di Milano.

Secondo quanto ricostruito, era stato proprio il 20enne egiziano a sferrare le due coltellate ai turisti per impossessarsi della collanina, rendendo il quadro ancora più grave e confermandone la pericolosità sociale. Il rimpatrio coatto deciso dall’ufficio immigrazione.

Il rimpatrio

Nei giorni scorsi l’ufficio immigrazione della questura di Como ha accompagnato il giovane alla frontiera, disponendone il rimpatrio coatto. Il suo nome rientra nel gruppo dei quattro cittadini egiziani allontanati con un volo charter dedicato, messo a disposizione dal Dipartimento della pubblica sicurezza per i rimpatri dei soggetti ritenuti socialmente pericolosi.

La polizia sottolinea come l’allontanamento dal territorio sia stato ritenuto indispensabile, anche alla luce dei precedenti oltre che della violenza dell’episodio di Villa Olmo. Il 20enne è così tornato nel suo Paese di origine.
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