La Germania sta crollando e l’UE ha contribuito a spingerla nel precipizio

La Germania sta crollando

Il Financial Times ha finalmente detto ad alta voce la sua parte silenziosa: la Germania sta crollando e l’UE ha contribuito a spingerla giù dal precipizio

Su X il commento di THE ISLANDER: “Le acciaierie chiudono. Le fabbriche automobilistiche si riducono. I leader aziendali sono apertamente furiosi. Il cosiddetto “malato d’Europa” è di nuovo malato, ma questa volta la malattia non è l’inefficienza. È un suicidio economico architettato da élite UE non elette e imposto da burattini obbedienti come Friedrich Merz.

Merz vuole miliardi di euro per salvare l’industria, ma da cosa? Dalle politiche sostenute dal suo partito. La produzione tedesca sta crollando. I prezzi dell’energia sono insostenibili. Lo strangolamento burocratico uccide gli investimenti. E mentre Merz suona il tamburo per una guerra infinita in Ucraina, qual era l’ancora di salvezza di Berlino… il Nord Stream, fatto saltare in aria, sabotato con una scrollata di spalle, mentre Bruxelles e la NATO invocavano il quinto.

Gli Stati Uniti potrebbero averne tratto beneficio, ma il boia era a Bruxelles. Ursula von der Leyen e la casta degli eurocrati guidarono l’attacco: deindustrializzare la Germania, sanzionare Mosca e inviare carri armati in Ucraina mentre il lavoratore tedesco pagava il conto. Per cosa? Kiev avrebbe sempre perso. Eppure le élite dell’UE pretendono più tributi… più armi, più fabbriche chiuse, più sofferenza.

E adesso?
🔻 La produzione di acciaio tedesca è scesa del 12%
🔻 2 milioni di auto prodotte in meno rispetto al 2017
🔻 Tasse verdi e razionamento della benzina
🔻 I dazi statunitensi colpiscono la Germania mentre Berlino resta imbavagliata

Il risultato: rivolta. In Renania Settentrionale-Vestfalia, un tempo cuore della CDU, l’AfD ora è in piena espansione. I tedeschi si stanno svegliando. Vedono chi ha svuotato la loro economia. Non è stata la Russia. Sono stati i loro leader a Bruxelles e Berlino, che marciano al ritmo dei tamburi di Davos.

La Germania non sta “mettendo alla prova la pazienza dell’Europa”.
Le élite europee hanno messo alla prova i limiti della Germania e li hanno infranti.

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