Francia, 14enne uccide collaboratrice scolastica: “ragazzo ben integrato”

polizia Francia

Mattinata di sangue ieri in una scuola francese. Nelle stesse ore della sparatoria in Austria ad opera di un alunno nella quale sono rimaste uccise 10 persone, una collaboratrice scolastica di 31 anni è morta per le gravi ferite riportate dopo essere stata accoltellata da uno studente di 14 anni.

L’aggressione è avvenuta al Collège Françoise Dolto, liceo nel dipartimento dell’Alta Marna, nel Nord-Est del Paese. Il motivo del gesto non è ancora stato accertato: a quanto emerso il ragazzo non aveva precedenti penali, ma all’inizio dell’anno era stato sospeso due volte per violenze commesse sempre all’interno della scuola.

Era già stato sospeso per un’altra aggressione

In particolare, a novembre aveva preso a pugni un compagno e aveva tentato di strangolarne un secondo. Tuttavia sembra che in seguito non avesse più dato segni di aggressività e le testimonianze degli altri studenti, raccolte dai media francesi, lo descrivono come “un ragazzo ben integrato”. Anche gli insegnanti si sono detti scioccati da quanto accaduto.

La dinamica dell’attacco non è ancora del tutto chiarita: si sa al momento che tutto sarebbe avvenuto durante un controllo degli zaini degli studenti. I compagni del 14enne autore dell’aggressione “stavano aspettando il loro turno e hanno assistito all’attacco verso la collaboratrice scolastica”, ha confermato la ministra dell’Istruzione francese, Elisabeth Borne.

La 31enne è stata soccorsa immediatamente, ma da subito le sue condizioni sono apparse disperate e la donna si è spenta poco dopo. Lo studente è stato fermato poi dagli agenti della gendarmeria, uno dei quali è rimasto lievemente ferito a una mano durante l’arresto.

Emergenza armi a scuola: la Francia vuole introdurre scanner ai cancelli

A fine maggio, la vicepresidente del parlamento francese ha presentato un rapporto al primo ministro François Bayrou sul possesso di coltelli da parte dei minori, affermando che il fenomeno “interessa attualmente qualsiasi territorio e diversi profili”.

Più propensi a portare armi da taglio in classe sarebbero quegli alunni che “affermano di volersi difendere”, ad esempio in caso di molestie e bullismo, ma anche a quelli “coinvolti in risse o bande”, così come i ragazzi con “un background psicologico fragile”.

Secondo i dati del ministero dell’Interno diffusi oggi, 10 giugno, tra il 26 marzo e il 26 maggio, gli oltre 6mila controlli di polizia nelle scuole francesi hanno portato al sequestro complessivo di 186 coltelli e alla disposizione di misure cautelari nei confronti di 32 studenti.

In considerazione dell’allarme destato dal fenomeno, il primo ministro ha quindi proposto di avviare la sperimentazione di scanner in grado di rilevare armi all’ingresso delle scuole. Si tratterebbe in sostanza di metal detector, che dovrebbero essere accompagnati dall’inasprimento delle norme sulla detenzione delle armi da taglio. Questi gli strumenti ipotizzati da Bayrou, che ha risposto alle domande di alcuni deputati del Rassemblement National (guidato da Marine Le Pen) che lo avevano incalzato sulla “risposta politica” del governo a questo nuovo episodio di violenza.

L’ipotesi di metal detector all’ingresso delle scuole, peraltro, era stata lanciata negli scorsi mesi anche da una preside italiana, dirigente dell’istituto tecnico industriale “Marie Curie” di Napoli, a seguito di alcune aggressioni armate tra studenti.
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