Anziana rapinata a Milano, arrestato 19enne cileno

volante polizia

Quando si è trovato davanti i poliziotti aveva addosso la stessa maglietta di quel giorno. Quella che indossava lo scorso 15 maggio quando insieme a un complice avrebbe seguito un’anziana di 76 anni che era in compagnia dei nipotini per strapparle dal polso un orologio da 4mila euro. Una rapina che si è consumata sotto gli occhi dei due minorenni di 12 e 13 anni che hanno assistito, spaventati, alla scena. Ora in manette, con l’accusa di rapina pluriaggravata, è finito un 19enne di origine cilena, senza fissa dimora.

Ad arrestarlo sono stati i Falchi della VI sezione della Squadra Mobile della questura di Milano guidata dal dirigente Alfonso Iadevaia e da Filippo Bosi. Il giovane è stato rintracciato in un hotel in zona corso Lodi. Era all’interno di una stanza della struttura insieme alla fidanzata quando ha ricevuto la visita della polizia. Gli agenti sono arrivati lì in seguito a una segnalazione relativa ai nominativi delle presenze nelle strutture alberghiere.

Anziana rapinata sotto casa davanti ai nipoti

L’episodio risale a giovedì 15 maggio. La donna, 76 anni, pensionata, è salita a bordo dell’autobus della linea 90 alla fermata Stradivari, insieme ai suoi nipoti. La pensionata si è subito accorta di avere gli occhi di qualcuno addosso: ha proseguito il viaggio fino alla fermata Gran Sasso dove è scesa insieme ai ragazzini. I tre si sono avviati verso casa ma non erano soli.

Dietro di loro c’era il 19enne cileno insieme a un complice. Quando la donna si è avvicinata al portone del suo condominio non ha nemmeno fatto in tempo ad aprire che il giovane l’ha bloccata e immobilizzata al muro, strappandole dal polso l’orologio. Un modello marca Vetta, del valore di 4mila euro. Mentre i due rapinatori fuggivano via, i nipoti sono scoppiati a piangere, spaventati per la scena a cui avevano appena assistito.

Incastrato dal tatuaggio: l’arresto in hotel

Subito è scattata la denuncia alla polizia che ha avviato le indagini. Gli investigatori sono partiti dalla descrizione dei due e dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza a bordo dell’autobus. Il 19enne è stato incastrato dalla maglietta, la stessa che aveva il giorno della rapina. E da un tatuaggio: un vistoso disegno lungo il braccio e la schiena, con un nome. Gli agenti lo hanno raggiunto in una stanza di hotel, grazie all’alert relativo alla sua registrazione nella struttura. E per il 19enne è scattato il fermo.
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