Un volontario italiano impegnato nella guerra in Ucraina, Manuel Mameli (25 anni), ha perso la vita tre giorni fa. La notizia è stata data dai suoi commilitoni ai familiari e confermata da Memorial, l’associazione dei volontari italiani per l’Ucraina: “Onore, gloria e gratitudine al nostro fratello”.
Combatteva nella legione internazionale ed era regolarmente iscritto, dunque, nelle forze armate di Kiev. Il suo corpo non è stato ancora recuperato poiché è in una zona posta sotto il controllo russo. Pertanto è stato dichiarato “missing in action” (Mia). I suoi commilitoni hanno avvertito la famiglia, in Sardegna, per comunicare la notizia del decesso. Sarebbe rimasto vittima dal bombardamento di un drone russo vicino a Pokrovsk, nell’est del Paese.
Si tratterebbe del sesto italiano rimasto ucciso nella guerra in Ucraina, scoppiata con l’invasione russa il 21 febbraio 2022.
Proprio oggi l’associazione Memorial sui social ha pubblicato un messaggio per ricordare la morte del quinto caduto italiano, che dal 27 marzo scorso era considerato disperso: “Per favore, aiutateci a onorarlo in modo che non sia dimenticato. Il nostro amato fratello italiano Antonio Omar Dridi, che aveva prestato servizio in Ucraina come volontario, è morto sul campo di battaglia”. Dridi avrebbe perso la vita a seguito del bombardamento russo che ha colpito il bunker in cui si era nascosto.
Dridi, 34 anni, originario di Palermo, avrebbe perso la vita a seguito di un bombardamento
russo, mentre si trovava in un bunker. Da anni viveva all’estero e in passato aveva lavorato in Austra e in Germania come cuoco. La notizia della morte è stata comunicata da un commilitone alla sorella del soldato, Noah.
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