Mezza Italia sott’acqua: allagamenti, esondazioni e frane

Frana a Rezzoaglio

Allagamenti, esondazioni, smottamenti. Sono ore difficili al Nord, alle prese con una violenta ondata di maltempo. A Milano è esondato il Seveso. In Liguria e Trentino ci sono stati smottamenti, a Venezia in azione il Mose.
Per oggi, 31 ottobre, la Protezione civile ha diramato un avviso di allerta rossa per rischio idrogeologico su settori del Veneto. È prevista allerta arancione su Emilia Romagna; Friuli Venezia Giulia; Trentino Alto Adige; Veneto; Liguria e Lombardia. Allerta gialla in altre undici aree: Emilia Romagna; Friuli Venezia Giulia; Lombardia; Campania; Lazio; Liguria; Molise; Toscana; Abruzzo; Veneto e Umbria.

Nubifragio a Milano

Un violento nubifragio ha colpito nella notte Milano. Il Seveso è esondato. L’acqua ha invaso le strade in zona Niguarda superando gli argini in via Valfurva, in zona Ca’ Granda. Evacuate a scopo precauzionale le comunità che si trovano nel parco Lambro.

Come si legge su MilanoToday, tra mezzanotte e le 7.30 di martedì 31 ottobre sulla città si sono riversati circa 40 millimetri di pioggia, 44.8mm i dati registrati dalla stazione meteo del Cml di Quarto Oggiaro. Una quantità d’acqua decisamente superiore alla norma dato che mediamente a Milano nel mese di ottobre piovono circa 122,4mm di pioggia. In poche ore, dunque, è piovuto oltre un terzo della media mensile di ottobre. Il nubifragio è stato particolarmente intenso intorno alle 4 del mattino quando in 60 minuti sono piovuti poco meno di 14 millimetri di acqua con una intensità di poco superiore ai 300mm/h.

La superstrada Milano-Meda risulta bloccata da allagamenti. A Meda è esondato il torrente Tarò, con conseguenze su tutta la circolazione stradale. Inoltre un guasto alla linea ferroviaria, tra Mariano Comense e Seveso, ha procurato ritardi anche alla circolazione dei convogli Trenord.

Allagamenti in Trentino

Piove da diverse ore su tutto il Trentino Alto Adige. A Bolzano sono state diverse la chiamate ai vigili del fuoco per allagamento. La situazione più critica è nella zona di Arco e del Garda, come si legge su TrentoToday.

Secondo le rilevazioni di Meteotrentino, alle 20 di ieri 30 ottobre erano caduti mediamente tra i 30 e i 70 millimetri di pioggia, con punte superiori a 85 millimetri tra Arco, Torbole e Dro. Raffiche di vento da 100 chilometri orari sono invece state registrate a passo Manghen. Viabilità locale resa difficile da frane e smottamenti.

Alle 21.30 di lunedì sera è stata attivata la Sala operativa per il servizio di piena per il controllo dei fiumi e l’eventuale attivazione del servizio di piena con il presidio dei principali corsi d’acqua. A causa delle esondazioni, tre abitazioni sono state evacuate a Nago Torbole in località Tempesta, mentre una famiglia ha lasciato la propria casa a Tiarno di Sopra in località Licalì, dove era bloccata per una frana. Nella zona industriale di Storo, un nucleo familiare è stato costretto ad abbandonare per qualche ora la propria residenza in seguito all’esondazione del torrente Palvico.

L’autostrada del Brennero è attualmente chiusa in direzione nord al confine di Stato, per una frana che si è abbattuta nella notte sull’arteria su territorio austriaco. Tra Bressanone e Vipiteno si segnala già una coda di mezzi pesanti. Nelle scorse ore un’ondata di maltempo si è abbattuta sulle Alpi.

Alberi caduti in Friuli

Situazione difficile anche in Friuli. Si segnalano alberi caduti sulla strada regionale 355 a Forni Avoltri. Uno è caduto sulla linea telefonica nel comune di Trasaghis, altri nel comune di Tolmezzo, mentre a Mortegliano sono cadute impalcature. La protezione civile regionale spiega che al numero unico di emergenze sono arrivate 15 chiamate per interventi relativi all’allerta in corso.

Nelle ultime 24 ore sono caduti oltre 150-200 millimetri di pioggia. Piogge intense anche sulla pianura udinese e pordenonese, meno forti sulla zona di costa e sull’Isontino. In quota sulla zona montana sono state registrate raffiche di vento da sud fino a 140-150 km/h localmente, mentre su costa e pianura lo scirocco ha soffiato sostenuto con raffiche fino a 75-80 km/h nella prima parte della notte.

A Venezia in azione il Mose

A Venezia sono state alzate nella serata di lunedì 30 ottobre le paratie del Mose, che hanno bloccato un picco di marea che poco dopo le 23 ha toccato una massima di un metro e 54 centimetri.

A Belluno i vigili del fuoco con il supporto dei volontari hanno effettuato 30 interventi per alberi abbattuti, smottamenti e danni d’acqua: chiuse per smottamenti la via Feltrina al chilometro 45.800 in località Carpen e la SP251 in località Soffranco.

In provincia di Treviso svolti 21 interventi per la rimozione di alberi e rami pericolanti nella zona di Treviso, Silea e Roncade. Da segnalare nel comune di Carbonera il distacco totale della copertura di un capannone agricolo di 300 metri quadrati adibito a ricovero per mezzi. In corso le verifiche per la messa in sicurezza e le verifiche sui tetti di alcune abitazioni. Sono 17, invece, gli interventi legati al maltempo effettuati nel veneziano per alberi pericolanti e danni d’acqua.

La situazione n Liguria

In Liguria la strada statale 586 della Val d’Aveto è interrotta a causa di una grossa frana: circa 500 metri cubi di terra hanno travolto la strada, un’abitazione e un’auto poco prima dell’abitato di Rezzoaglio.

“Stiamo monitorando costantemente la situazione con il sindaco di Rezzoaglio – dice l’assessore alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone -. I tecnici di Anas sono sul posto, quando le condizioni della frana lo permetteranno potranno partire i primi interventi e valutare il da farsi: solo in quel momento si saprà l’entità del danno e i tempi di riapertura della strada”.

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