Migranti, Ong scrivono alla UE: “Italia ci ostacola”

migranti Aurora

“Stop all’ostruzione degli aiuti umanitari nel Mar Mediterraneo”. La richiesta arriva da 56 organizzazioni che protestano contro “la recente detenzione di tre navi civili di ricerca e salvataggio”. Tra i primi firmatari della dichiarazione congiunta Sos Humanity che trova illegittimi il fermo e le sanzioni subite da alcune ong nel Mediterraneo. “L’organizzazione con sede a Berlino – si legge – subisce regolarmente ostacoli da parte delle autorità statali durante l’utilizzo della sua nave di salvataggio, la Humanity 1. Le autorità spesso non adempiono al loro dovere di coordinare i casi di soccorso in mare e assegnano porti lontani per lo sbarco dei sopravvissuti (clandestini, ndr), costringendo navi civili come la Humanity 1 viaggiare per giorni verso il nord Italia. Ciò mantiene le navi di soccorso fuori dall’area operativa per un tempo inutilmente lungo. Sos Humanity è solidale con le organizzazioni le cui navi vengono bloccate dalle autorità italiane”.

Da qui l’appello rivolto direttamente all’Ue in cui si passa agli avvertimenti: “Se l’assistenza umanitaria in mare continua a essere ostacolata, ci sarà una presenza drasticamente diminuita delle navi civili di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale e il risultato sarà ancora più vite perse”. La richiesta è quella di fermare urgentemente “l’illegittima ostruzione” della flotta umanitaria disposta dall’Italia, che ha fermato nei giorni scorsi le navi Aurora, Open Arms and Sea-Eye 4.

“Tutte le navi civili di ricerca e salvataggio – chiedono le ong – devono essere rilasciate immediatamente e qualsiasi multa derivante dalla nuova legge italiana deve essere eliminata. La legge italiana che limita le attività di ricerca e salvataggio delle ong nel Mediterraneo centrale deve essere revocata immediatamente; il diritto marittimo internazionale e il diritto dei diritti umani devono costituire il quadro di riferimento per tutti coloro che operano in mare”
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