Stop RdC, a Napoli proteste davanti all’Inps

ottiene il reddito di cittadinanza

TiscaliNews – Sono 169mila le famiglie beneficiarie di reddito o pensione di cittadinanza che hanno ricevuto oggi dall’Inps il messaggio di sospensione del sussidio da agosto in quanto nuclei nei quali non ci sono componenti disabili, minori o over 65 come prevede la nuova normativa. L’ultima rata che hanno percepito è quella del 27 luglio. Secondo quanto si apprende il messaggio annuncia la sospensione in attesa della presa in carico dei servizi sociali. Sarebbero 88mila le persone che potrebbero essere prese in carico. Tra agosto e settembre circa 80mila nuove famiglie dovrebbero avere il beneficio sospeso poiché scadono i sette mesi di durata.

Si dimezzano le richieste di Rdc nei primi sei mesi

Nei primi sei mesi del 2023 le richieste di Reddito e Pensione di cittadinanza crollano rispetto allo stesso periodo del 2022 passando da 899.338 a 486.190 con un calo del 45,94%. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Inps sul Reddito e la Pensione di cittadinanza secondo il quale nei primi cinque mesi le domande erano state 432.758. A giugno, salvo revisione dei dati con nuove domande ancora non lavorate, le domande quindi dovrebbero essere poco più di 53mila. Quest’anno potranno ricevere il sussidio solo fino a luglio le famiglie che non hanno componenti disabili, minori o over 65.

A Napoli proteste davanti all’Inps

Centinaia di persone dopo aver ricevuto l’sms sullo stop all’erogazione del Rdc hanno protestato e chiamato l’Inps di Napoli e della provincia – in testa per numero di sussidi – per avere chiarimenti in merito ai nuovi requisiti. Nella mattinata, alla sede Inps di via De Gasperi, a Napoli, due persone hanno avuto un alterco con le guardie giurate all’ingresso. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia. Anche a Calvizzano, un comune dell’area a nord di Napoli, sono state numerose le persone che si sono recate negli uffici per chiedere ai funzionari cosa fare.
L’allarme degli assistenti sociali: “Una guerra sui nostri uffici”

E arriva anche l’allarme del presidente degli assistenti sociali cui “la sospensione via sms sta scatenando una guerra sui servizi sociali”. Gianmario Gazzi chiede di “intervenire immediatamente prima che le minacce di assalto ai servizi sociali diventino realtà, prima che qualcuna o qualcun assistente sociale venga aggredito. L’invio di un sms da parte dell’Inps nel quale si annuncia la sospensione dal 31 luglio del RDC ai cosiddetti occupabili sta scatenando una guerra”, afferma.

E aggiunge: “Riceviamo messaggi preoccupanti dai territori perché i nostri uffici, in molte aree non rinforzati, né preparati, si trovano a gestire migliaia di situazioni di persone, tra i 18 e i 59 anni, a noi sconosciute perché, fin qui, prese in carico da Anpal o Centri per l’Impiego. Davanti a questi uffici si stanno ammassando persone che hanno ricevuto sul loro cellulare il messaggio nel quale leggono che il loro RdC è sospeso dal mese di agosto e che per poter mantenere il sussidio devono attivare il Supporto per la Formazione e il Lavoro e che per ottenere il Supporto devono essere presi in carico dai servizi sociali prima della scadenza del Rdc.

I dati Inps: 2/3 del Rdc sono al Sud Italia

I due terzi dei beneficiari del Reddito e della Pensione di cittadinanza sono al Sud: a giugno hanno ricevuto l’assegno poco più di 672mila famiglie per 1,51 milioni di persone coinvolte con un assegno medio a famiglia di circa 597 euro a fronte di poco più di un milione di nuclei beneficiari in totale. Al Nord hanno ricevuto l’assegno circa 195mila famiglie per 339,6mila persone coinvolte e un assegno a nucleo di 488,54 euro. Al Centro hanno avuto la misura contro la povertà quasi 143,4 mila nuclei per 261,6mila persone coinvolte e un assegno medio di 524,09 euro.

La provincia con il numero più alto di beneficiari è Napoli con quasi146mila famiglie, 373mila persone coinvolte e un assegno medio di 652,58 euro. A Napoli ci sono più beneficiari di Lombardia, Piemonte e Veneto (quasi 139mila) e più dell’intera Italia Centrale (143mila).

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