Giani: “E’ nata Toscana Strade”. Primo passo verso il pedaggio

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Toscana Strade, la società che controllerà la Firenze-Pisa-Livorno, diventa realtà. Ieri la giunta regionale ha approvato il progetto, lo statuto e il contratto di servizio per la realizzazione della nuova società in house della Regione Toscana. Ad annunciarlo, è il presidente della Regione, Eugenio Giani.

“Si occuperà della gestione, della manutenzione e anche dei nuovi investimenti sulla Fi Pi Li, un po’ come fa oggi Aspi con le autostrade per conto dello Stato. Questa delibera mette insieme documentazione e prospettive. È stata approvata all’unanimità dalla giunta, ora deve essere visionata da una serie di istituzioni nazionali per consentire l’autorizzazione a procedere in questa direzione. È il primo passo”, spiega Giani.

Il presidente confida che la nuova società possa partire con una dotazione solida sul lato delle risorse. “Le basi finanziarie sono quelle di una società che possa sviluppare manutenzione e poi nuovi investimenti anche attraverso una forma di pedaggio, che è esclusivamente riservata ai camion di grandi dimensioni, ai tir” (per il momento, ndr), conferma Giani. Una prospettiva contro la quale le associazioni di autotrasportatori hanno più volte protestato. La Regione conferma però che la strada è tracciata.

“Oggi i mezzi di grandi dimensioni non prendono più, o prendono in modo limitato, l’autostrada Firenze- Mare, ma preferiscono la Fi Pi Li che arriva alla medesima destinazione, ma senza pagare niente. Quando questo avviene ci si trova magari con una scarpata che va giù e che per nove mesi costringe a viaggiare su una corsia”, prosegue il presidente della Regione.

Ad ogni modo il pedaggio, che sarà appunto solamente per i mezzi pesanti, non partirà quest’anno, visto che la trafila burocratica attorno alla nuova creatura regionale promette di essere lunga.

In ogni caso, sottolinea Giani, “abbiamo bisogno di una società che faccia continui investimenti, perché vogliamo portare anche la terza corsia in alcuni tratti”. Un’operazione possibile facendo vivere la nuova società “di forme proprie e poi col supplemento di finanziamenti regionali e nazionali”. Con ogni probabilità ci saranno, dopo quella di un mese fa, altre manifestazioni di protesta da parte dei camionisti. (www.firenzetoday.it)

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