L’UnitĂ  torna in edicola, “sarĂ  la testata anche di migranti e detenuti”

L'UnitĂ  torna in edicola

Dopo sette anni e alla vigilia del centenario, L’UnitĂ , quotidiano fondato da Antonio Gramsci nel 1924, torna nelle edicole. “Dopo tutto questo tempo, sembrava che l’UnitĂ  non dovesse piĂą riaprire. Invece, grazie all’acquisizione da parte di Romeo Editore, tornerĂ  a rivestire un ruolo fondamentale nel dibattito editoriale e politico”, ha detto il direttore Piero Sansonetti all’incontro con la redazione, organizzato nella sede di via della Pallacorda 7.

“In un momento in cui la sinistra appare sempre piĂą debole, per l’incapacitĂ  di produrre idee e contenuti, con una stampa, per lo piĂą, focalizzata su pettegolezzi politici ed argomenti futili, l’UnitĂ  si propone come un polo di elaborazione politica e culturale. Fisicamente sarĂ  un giornale piccolo, composto da dodici facciate, ma impegnato ad affrontare temi di grande rilevanza e profonditĂ “, ha proseguito.

“Come indicato da Gramsci, l’UnitĂ  continuerĂ  ad essere dalla parte dei piĂą deboli. E se all’origine era rivolto a contadini e operai, oggi sarĂ  la testata anche di migranti e detenuti. Pur mantenendo sempre netta la propria indipendenza, l’UnitĂ  sarĂ  vicina al Pd, principale forza politica della sinistra, e al pensiero di Papa Bergoglio che, attualmente, rappresenta un punto di riferimento ideologico. In altre parole, abbracciando a pieno un’ereditĂ  storica, L’UnitĂ  sarĂ  una testata libera e pronta ad affrontare grandi battaglie, come fu con quelle sul divorzio e l’aborto”, prosegue Sansonetti.

Una volta a settimana verrà pubblicata la rubrica Nessuno tocchi Caino, a cura di Sergio D’Elia (ex terrorista, ndr) ed Elisabetta Zamparutti, a dimostrazione della vicinanza alle lotta della sinistra, e ogni giorno ci sarà una pagina dedicata allo straordinario archivio, che domani partirà con un pezzo firmato a suo tempo da Natalia Ginzburg. L’archivio de L’Unità, dal 1947 ad oggi, patrimonio culturale di enorme valore, è in fase di riorganizzazione e sarà reso disponibile online quanto prima.

“Per concludere, se dovessi definire in pochi termini questa nuova versione de L’UnitĂ , direi che sarĂ  un quotidiano: garantista, socialista, cristiano, liberale, non liberista. Poi vedremo vivendo come si assesteranno gli equilibri e si aggiusterĂ  il tiro” conclude il direttore.  ADNKRONOS