Emilia R., “fondi per il dissesto idrogeologico usati per pareggiare conti della sanità”

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E-R, Maltempo – Castaldini (FI): «Nella foga di chiudere in pareggio il bilancio della sanità la Giunta Bonaccini ha tolto fondi per gli interventi urgenti per la difesa del suolo o rivolti alla riduzione del rischio di dissesto idrogeologico. Dall’altra parte non è mai stato portato a termine il progetto regionale delle casse di espansione per il contenimento delle piene lungo il corso del fiume Senio. Chiedo un’informativa all’assessore Priolo»

Come accade sempre in queste ore di emergenza, in cui la solidarietà alle famiglie e alle aziende che stanno vivendo queste ore tremende per le esondazioni è imperativa, credo sia doveroso chiedersi umilmente se la politica ha fatto tutto quello che avrebbe potuto per prevenire quello a cui stiamo assistendo. Mentre il Governo per voce del ministro all’Ambiente, Gilberto Picchetto Fratin, ha già fatto sapere che l’emergenza sarà accompagnata da adeguate risorse economiche, mi appello alla responsabilità della nostra politica regionale.

Cosa è avvenuto in questi anni sul lato della prevenzione di queste emergenze, che purtroppo stanno aumentando in frequenza e pericolosità?
Bene, guardando tra i faldoni e le delibere della nostra Emilia-Romagna, a malincuore mi sono resa conto che nella foga di chiudere in pareggio il bilancio della Sanità, la Giunta Bonaccini ha deciso di svincolare fondi destinati ad interventi urgenti per la difesa del suolo o rivolti alla riduzione del rischio di dissesto idrogeologico. Più di un milione di euro viene proprio da questo (1.333.364,14 euro). Precisando che un milione di euro sono poca cosa, nel caso specifico, ma resta la decisione che ha preso la Giunta di distrarre risorse per altre destinazioni per pareggiare conti che non tornano sulla sanità. E questo sul lungo periodo farà solo male alla nostra Emilia-Romagna.

Non solo. Ci sono anche i tanti esempi di interventi strutturali mai realizzati o lasciati a metà, come l’esempio tangibile del trentennale progetto regionale delle casse di espansione per il contenimento delle piene lungo il corso del fiume Senio, fra Riolo Terme e Castel Bolognese, che non è mai stato portato a termine completamente, salvo una promessa dell’assessore all’Ambiente, Irene Priolo, che nel 2021 parlava di conclusione progettuale dei lavori – mai raggiunta – dopo quindici mesi. Questa nello specifico è una delle zone più colpite nelle ultime ore.
Oppure, come ci stanno riferendo molti residenti in queste ore, che la manutenzione dello stesso fiume Senio ad oggi è stata quasi inesistente.

Nel bilancio regionale il buco è stato coperto. Da cosa? Da quote di avanzo vincolato di amministrazione, che sono state svincolate con l’ultima legge di bilancio – ennesimo regalo che il Governo ha fatto alla Regione – soldi che erano stati ricevuti per finalità ben precise, che la Regione non ha speso e non ha impegnato con progetti, e che adesso può utilizzare per coprire i debiti del servizio sanitario regionale.
Si è scelto di non spendere in passato per interventi indispensabili e di manutenzione ordinaria magari, e ora svincolati quelle risorse, comunque sono andate altrove.
Credo che meriti una spiegazione anche il non utilizzo di quelle risorse in passato e magari l’occasione potrebbe essere data dalla prossima seduta dell’Assemblea Legislativa, in cui chiedo all’assessore Irene Priolo di intervenire con un’informativa su quanto sta accadendo e su quanto accaduto in passato.

Valentina Castaldini
Consigliere regionale e capogruppo Forza Italia Emilia-Romagna, coordinatore delle commissioni PNRR

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