di Augusto Sinagra – âFINCHĂ CâĂ GUERRA, CâĂ SPERANZAâ
Il Signor Capo dello Stato conferma la saggezza e il grande senso politico del suo piÚ noto ascendente in linea paterna e cioè il grande Bernardo.
Egli ha dichiarato con sicuro accento e noto cipiglio che le armi pesanti e offensive che in misura crescente vengono inviate al comico e presidente dellâUcraina (alla faccia dei disoccupati e dei poveri in Italia) sono finalizzate a porre termine alla guerra.
Nella sua saggezza presidenziale il Nostro afferma in sostanza che un incendio può essere spento con il cherosene.
La forte visione politica del Nostro rende chiaro e conferma che lâimpegno militare italiano in Ucraina costituisce, come in effetti è, una partecipazione diretta alla guerra contro la Federazione Russa.
Infatti, se, secondo il presidenzialpensiero, esclusa ogni ipotesi di armistizio e di pace cosĂŹ come comanda la NATO per decisione presa dal comparto produttivo bellico USA e dai guerrafondai americani, la fine della guerra significherebbe la vittoria di una delle due parti formalmente in guerra: ovviamente la vittoria dellâUcraina.
La verità è che lâUcraina nonostante le massicce forniture di armamento pesante che riceve dallâItalia e da altri Stati, non può vincere contro la Russia la quale in realtĂ ancora non è passata dalla âiniziativa militare specialeâ alla guerra vera e propria e dispone di capacitĂ economiche e industriali e di Forze Armate delle quali ha impegnato meno del 5%; onde, essa è destinata a vincere questa guerra. Se la Russia decidesse di iniziare la guerra vera e propria, âspianerebbeâ lâUcraina fino al suo confine occidentale con la Polonia nel giro di 48 ore.
Il Signor Capo dello Stato conosce molto bene la situazione di questo conflitto che non è della Russia contro gli ucraini ma è dei guerrafondai occidentali contro la Federazione Russa per laidi interessi imperialistici finanziari ed economici degli USA.
La conclusione è inevitabilmente che le forniture italiane alla Ucraina di armamento anche pesante e offensivo sono rivolte alla cura dei laidi interessi nordamericani.
E poco importa se questo comporta la perdita della vita di tanti giovani ucraini e russi o se questo comporta il dissanguamento economico dellâItalia.
A parte lâaspetto ridicolo, prima ancora che tragico, dellâItalia in guerra contro la Federazione Russa, questa Italia è in condizioni tali che dovrebbe cedere Rimini e la sua Provincia se solo la Repubblica di San Marino richiedesse lo sbocco a mare.
AUGUSTO SINAGRA â Professore ordinario di diritto delle ComunitĂ europee presso la FacoltĂ di Scienze Politiche dellâUniversitĂ degli Studi di Roma âLa Sapienzaâ. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dellâUomo, a STRASBURGO

