Vaccino Covid, Rasi: “parlare di fase sperimentale è ridicolo”

L’introduzione dell’obbligo vaccinale “è una decisione politica e autonoma di ciascuno Stato membro e completamente svincolata dalle agenzie”. Lo spiega in un’intervista al Corriere della Sera Guido Rasi, già direttore di Ema, ora consigliere del commissario Figliuolo, aggiungendo che “quella europea ha già rilasciato una decisione definitiva. Ha usato lo strumento dell’approvazione condizionale che impone ulteriori misure al produttore, ma nulla ha a che fare con la validità legale né con la completezza della sperimentazione.”

Parlare di fase sperimentale è ridicolo

“Le indicazioni per i quattro vaccini attualmente in uso in Europa sono quindi definitive. Hanno completato tutte e tre le fasi sperimentali canoniche richieste da Ema. Come per tutti gli altri 1.000 e più prodotti approvati in 25 anni. Le uniche condizioni imposte da Ema riguardano garanzie circa la qualità del prodotto. Oggi sono state vaccinate 5 miliardi di persone, parlare di fase sperimentale è ridicolo”.

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“La struttura commissariale “punta all’80% fissato dal Comitato tecnico scientifico – prosegue Rasi – rimodulato rispetto al 70% inizialmente programmato, proprio per compensare disomogeneità territoriale e gli effetti della variante Delta. Rimane da verificare l’impatto della Delta nei bambini. La macchina vaccinale è oramai rodata e consente grande flessibilità. Le dosi ora sono disponibili.

Dovremo monitorare molto attentamente la popolazione da 0 a 12 anni alla luce della variante Delta che negli Usa sta causando un numero crescente di ricoveri anche in questa fascia d’età. L’apertura delle scuole sarà una verifica. Le prossime 3 o 4 settimane saranno dirimenti. Sulla terza dose per tutti e se sia necessario il via libera di Ema? Non è strettamente vincolante, ma è consigliabile.”

Il declino nel tempo dell’immunità, sia indotta da vaccino che naturale, è oramai documentato anche se purtroppo non esiste un test che con assoluta certezza discrimini un individuo protetto da uno non protetto. Ci aspettiamo anche sostanziali differenze per fascia di età. Fda farà una prima riunione sulla terza dose e la popolazione generale il 17 settembre (sui fragili ha già dato via libera) ed Ema per fine mese comunicherà se ritiene di avere elementi sufficienti per pronunciarsi. Ovviamente per popolazioni ad alto rischio come gli immunodepressi è ragionevole decidere rapidamente a livello nazionale, esattamente come è orientata la nostra agenzia Aifa”. ADNKRONOS

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