Dopo il sinodo Papa Francesco apre a un ârito amazzonicoâ e dalla base arriva la richiesta di riammettere intanto i preti sposati con dispensa che desiderano riprendere lâattivitĂ pastorale con la loro famiglia.
âPapa Francesco coglie lâoccasione di una prefazione al messale in rito zairese, lâunico rito inculturato della Chiesa latina approvato dopo il Concilio Vaticano II (1962-1965), per sottolineare che esso âsuggerisce una via promettente anche per lâeventuale elaborazione di un rito amazzonicoâ, questione rimasta sospesa dopo il sinodo sullâAmazzonia dellâottobre 2019.
Lâassemblea sinodale sulla regione panamozzonica si era conclusa con lâapprovazione, da parte dei padri sinodali, di un documento finale che, nei suoi paragrafi conclusivi (116-119), suggeriva al Pontefice la âelaborazione di un rito amazzonico che esprima il patrimonio liturgico, teologico, disciplinare e spirituale dellâAmazzonia, con particolare riferimento a quanto afferma la Lumen gentium per le Chiese orientali (cfr. LG 23). Questo si aggiungerebbe ai riti giĂ presenti nella Chiesa, arricchendo lâopera di evangelizzazione, la capacitĂ di esprimere la fede in una cultura propria, il senso di decentralizzazione e di collegialitĂ che la cattolicitĂ della Chiesa può esprimereâ.
Nella Chiesa cattolica ci sono 23 diversi riti, frutto di una stratificazione avvenuta nello spazio e nel tempo: nati, cioè, in secoli diversi e in luoghi diversi per esprimere la specifica forma assunta dalla fede cattolica universale. I principali riti (o famiglie liturgiche) sono sei: latina, costantinopolitana (o bizantina), alessandrina, siriaca occidentale (o antiochena), siriaca orientale (o caldea) e armena. Allâinterno di ciascuna di queste famiglie, poi, ci sono altre sottospecie (basti pensare al fatto che in Italia la diocesi di Milano segue uno specifico rito âambrosianoâ, pur molto assimilato, nel corso degli anni, a quello romano). Quello zairese è il primo, e sinora ultimo, rito approvato dopo il Concilio vaticano II.
E al sinodo amazzonico lâidea di uno specifico rito amazzonico emerse, nel corso delle discussioni, per tentare di quadrare il cerchio di una difficile discussione, che ha visto contrapposti coloro che propugnavano lâinnovazione a coloro che temevano la fine dellâunitĂ cattolica. A tenere banco, in particolare, è stato la proposta, approvata dallâassemblea, di âordinare ordinare sacerdoti uomini idonei e riconosciuti dalla comunitĂ , i quali, pur avendo una famiglia legittimamente costituita e stabile, abbiano un diaconato permanente fecondo e ricevano una formazione adeguata per il presbiterato al fine di sostenere la vita della comunitĂ cristiana attraverso la predicazione della Parola e la celebrazione dei Sacramenti nelle zone piĂš remote della regione amazzonicaâ, i cosiddetti âviri probatiâ.
Nella esortazione apostolica sinodale che ha tratto da quellâesperienza, tuttavia, âQuerida Amazoniaâ (febbraio 2020), il Papa non ha raccolto le specifiche richieste dellâassemblea: nĂŠ lâistituzione di un rito amazzonico, nĂŠ tantomeno il tema dei preti sposati, inammissibile per i settori conservatori. Introducendo la sua esortazione, il Papa aveva scritto: âNon svilupperò qui tutte le questioni abbondantemente esposte nel Documento conclusivo. Non intendo nĂŠ sostituirlo nĂŠ ripeterloâ. Dunque, le proposte assembleari non sono state archiviate: ma il fatto che non siano state fatte proprie dal romano Pontefice ha ingenerato nei settori cattolici progressisti, in particolare in America latina, una diffusa delusioneâ.
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