Nonna Maura: era necessario arrestarmi con uso eccessivo della forza?

Nonna Maura – la signora di Genova che il 15 agosto scorso, ha intrapreso la propria marcia fra le città d’Italia con lo scopo di lanciare il proprio appello alle istituzioni per firmare il disconoscimento dei Dpcm relativi alle misure anti-Covid e il manifesto per la tutela dei bambini – si è incatenata davanti al Quirinale subito dopo la manifestazione a Roma del Popolo delle Mamme.

“Siamo qui per parlare col presidente Mattarella, mi sono incatenata perché credo sia a questo punto l’unico modo per avere visibilità e avere spiegazioni. Ci dicono che Mattarella non è presente e che non possiamo stare qui. Ma io non mi muovo, devono portarmi via con la forza”. Così ha spiegato all’Adnkronos Nonna Maura.

“Voglio solo parlare con lui – ha aggiunto – visto che le istanze che abbiamo presentato sono state sempre ignorate”. Cosa chiediamo? “L’abrogazione delle leggi Azzolina e Lorenzin perché non ci sentiamo nemmeno un minimo tranquille per la condizione nella quale i nostri figli e nipoti andranno a scuola. E’ un tentativo estremo per ottenere qualcosa. Ci troncheranno le catene a breve”, ha concluso la signora. La donna, intanto, è stata portata via con la forza accompagnata dalla polizia.

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One thought on “Nonna Maura: era necessario arrestarmi con uso eccessivo della forza?

  1. Sig.ra Maura, l’ammiro!
    In Italia, tutti i “tutori dell’ordine” agiscono in totale anonimato, purtroppo.
    In Gran Bretagna, ogni agente in divisa, ha una sigla alfanumerica (unica) sulle mostrine sulle spalle della propria camicia/giacca/cappotto.
    Distintamente.
    Giovanni Bravin

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