Obamagate, Kim Jong-Un e i misteri in Corea del Nord

di Gianmarco Landi

In occasione di questa pandemia Kim Jong-Un, dopo un lungo periodo in cui era scomparso e si pensava fosse morto, è ritornato alla ribalta pubblica partecipando ad un evento ufficiale circa tre settimane fa, per poi scomparire di nuovo, come in questo preciso momento in cui sto scrivendo. Qui racconterò molto brevemente la sua storia singolare, al termine della quale avrò l’occasione per accennare le nuove frontiere per dirimere i conflitti politici e sociali, con annesse possibilità di compiere anche assassinii politici singoli o di massa (genocidi).

La narrativa mediatica ci ha sempre raccontato che il dittatore nordcoreano era armato fino ai denti e prima o poi avrebbe sicuramente devastato il Mondo, se qualcuno non lo avesse fermato. Ancora oggi, 24 maggio 2020, il giornale la Stampa continua a propalare questo genere di notizie ufficiali corroborando presunti pericoli di estendere piani di armi nucleari da parte di Kim Jong-Un:
dopo questo articolo capirete che sono tutte sciocchezze artatamente diffuse.Tutti eravamo convinti che questo regime comunista, nelle mani del giovane discendente di una dinastia iniziata spaccando in due la  Korea nel 1950 da Kim IL Sung,  nonno di Kim Jong-Un,  costituiva una seria minaccia per la Pace.  Stando a sentire quanto ci raccontavano i media martellanti le nostre orecchie, il dittatore dello “stato canaglia” ne combinava ogni momento una peggiore dell’altra, facendoci accapponare la pelle e così preparandoci all’impatto psicologico di un’altra  guerra assolutamente “necessaria”.  I media mainstream, infatti,  ci hanno narrato ogni sorta di malefatta perpetrata da quest’uomo grosso, grasso, prepotente e cattivo, protagonista di racconti bizzarri, truculenti e totalmente folli.

Abbiamo saputo di parenti di Kim da lui fatti trucidare per lenire ansie di persecuzione originati da traumi infantili, con tanto di esperti psicologi ad inondare  pagine dei giornali di inchiostro denso di colossali psico-cazzate. Abbiamo saputo di  funzionari nordcoreani condannati da Kim al carcere duro per uno starnuto che lo avrebbe turbato mentre parlava in un’aula,  oppure di cittadini usciti fuori dalle rigide norme nordcoreane, da Kim stabilite quasi sempre per capriccio, che sarebbero stati torturati barbaramente e talvolta uccisi. Al centro di questi leggendari racconti, abbiamo maturato conoscenza di un’escalation di militarizzazione nordcoreana pervenuta  finanche alla detenzione di potentissime armi nucleari. Ma ora vi chiedo: tutto quanto ci è stato raccontato sul conto della Corea del Nord dai professionista dell’informazione, da quale fonte arriva? Sarà tutto vero o fake news infiocchettate dal carattere ufficiale?

Come tutti noi, anche Trump nel 2016 era persuaso della effettiva sussistenza di questo Stato Canaglia, e mi ricordo nitidamente l’attuale Presidente Usa in campagna elettorale scontrarsi sul tema con Hillary Clinton, personaggio politico sulla scena mondiale sin dai primi anni 90 accanto al marito Presidente ed ancora prima, quando Bill era Governatore dell’Arkansas e la Signora impegnata a gestire situazioni scottanti. Bill Clinton, quando non era intento a confrontarsi a braghe calate con una qualche stagista, avrà comandato certamente il Mondo, ma  nell’ambito di quanto l’astuta moglie avesse già deciso e preordinato. C’è un bel film con Tom Cruise del 2017 dal titolo Barry Seal, in cui si narra di traffici di droga, di aerei pirata e spie della CIA negli anni 80  in un via vai di porcherie tra l’Arkansas e l’America Latina, e già solo in questo film si capisce come alla presenza nelle istituzioni di questa donna dalle grandi capacità manipolatorie coincidessero avvenimenti molto strani. Nell’Arkansas degli anni 80 la Giustizia dello Stato era in mano ai colleghi di Studio Legale di Hillary Clinton impegnati a fornire salvacondotti CIA a trafficanti di droga e armi, a loro volta intenti a supportare piccoli colpi di stato di cui anche il Presidente Ronald Reagan era all’oscuro, o comunque ne sapeva molto meno della giovane moglie del Governatore dell’Arkansas.

L’esperta Hillary nel 2016 criticava con supponenza Trump e asseriva il doloroso bisogno di rimuovere il dittatore coreano con una guerra necessaria, mentre Trump, benché sostenesse di non voler fare alcuna guerra con la  Korea del Nord, affermava di poter risolvere il problema Kim Jong-Un senza tirare fuori le pistole, bensì facendo ragionare il ragazzone a suon di “ceffoni” e mettendolo in soggezione così come avrebbe fatto Jonh Wayne per le questioni dappoco. L’allora candidato alle presidenziali 2016, deriso aspramente dal mainstream anche per questo suo proposito, sfoggiava la sua espressione “Jonh Wayne” dinanzi alle telecamere, mandando in solluchero l’elettorato repubblicano, ma quando nel 2017 divenne presidente e dovette affrontare il problema dello Stato canaglia coreano, non poté sfoggiare alcun carisma da sceriffo western, perché non c’era nessun dittatore pazzo da ridimensionare.

La Corea del Nord non costituisce alcuna minaccia per nessuno, ed il ‘dittatore’  che mi accingo a raccontare è una povera vittima delle trame di Hillary Clinton e della massoneria di suo riferimento.  Credo valga la pena  di leggere questo articolo su Kim Jong-Un  perchè la situazione in cui si trova questa “simpatica canaglia”  ha davvero dell’incredibile, costituendo un caso di scuola per dimostrare a tutti gli schiavi dei padroni del discorso ufficiale, non solo quanto il potere dei Democratici Usa sia totalmente depravato, ma quanto tutti gli organi di informazione occidentale siano corrotti ad un livello sistemico globale.

Sulla dinastia coreana ci aveva già racconto in lungo e largo un deputato italiano che aveva contraddetto tutta la narrativa ufficiale, ma essendo costui un personaggio dai tratti assai pittoreschi, nessuno gli aveva creduto minimamente, io per primo.  Mi riferisco all’on. Razzi, che molti anni fa prese un aereo e andò in Korea per toccare con mano le persone e tutta la reale situazione.

Faccio qui pubblica ammenda e sento il dovere di lodare quello che oggi ritengo sia stato un sano deputato della Repubblica italiana, il quale non ha solo saputo rappresentare ampi strati sociali del suo popolo,  ma ha saputo rinverdire il buon nome dell’Italia nel Mondo e nella Storia facendosi apprezzare per doti di umanità e generosità. Razzi alla pace e all’amore verso il prossimo ci credeva davvero, perchè ai tempi del PDL, durante la sua esperienza parlamentare,  fu promotore per il governo italiano dei rapporti di amicizia tra le nazioni, e in questo ambito riuscì a diventare amico di famiglia nella dinastia dei due Kim Jong. Razzi ci raccontava cose difficili da credere, cioè che era possibile arrivare a stipulare la pace tra le due Coree in  un cammino in cui la Corea del Nord e gli Stati Uniti potessero  agire in grande armonia, ma ovviamente il deputato di centrodestra fu deriso e sbeffeggiato dai media, così come avvenne per Trump nel 2016, il quale non volle dichiarare guerra alla Corea, come avrebbero voluto facesse quelli del Deep State fornendogli prove delle armi nucleari di distruzione  di massa,  che in effetti il Regime Comunista aveva.

Alla luce  della stretta di mano avvenuta al 38° parallelo (confine tra le due coree) tra Kim Jong–Un e Donald Trump nel 2018, nessun Nobel per la pace  è stato conferito a Kim e Donald,  tuttavia abbiamo capito, così come l’on.Razzi ci aveva spiegato,  che Kim voleva realmente la pace per il proprio Paese e per il Mondo, e le bombe atomiche non solo non le voleva lanciare contro nessuno, ma voleva disfarsene sin dal suo insediamento nel 2011, e mai avrebbe voluto detenerle anche il padre.
>Cosa era successo allora?

Dobbiamo risalire agli anni 90, quando dopo il crollo dell’URSS la Corea del Nord, abbandonata a sé stessa, sarebbe caduta in una grave carestia con oltre 3 milioni e mezzo di morti di fame ( su 22 milioni in totale) se non fossero intervenuti gli Stati Uniti. La parte evidenziata in giallo nel sottostante articolo del Telegraph  spiega in quale situazione versasse la Korea del Nord senza più l’URSS.

Quando Clinton andò in Corea del Nord nel 1994, fece al padre del nostro Kim,  cioè a Kim Jong-IL, un’offerta di alleanza tra le due famiglie, prevedendo l’ingresso del figlio, cioè  Kim Jong-Un, nel gotha delle elite mondiali determinato dal gruppo massonico di riferimento dei Clinton, cioè gli Illuminati. Clinton sfamò il popolo coreano fornendo derrate alimentari e quant’altro, e si assicurò che rimanendo la dinastia dei Kim Jong al potere, lo facesse nel teatrino politico mondiale con le vesti del regime fantoccio per “agenti” CIA, in forme di Stato canaglia ostili agli USA,  ovviamente a comando sostanziale dei Clinton.

Da quel momento in poi i Democratici Usa  presero il controllo dello Stato, attraverso una squadra di persone della Cia manovrate presumibilmente dal cervello raffinato dell’Amministrazione Bill Clinton e dei Democratici Usa in generale, cioè Hillary. La signora non è presente nella foto del 2009 sottostante (c’è il suo braccio destro Podesta e il marito) ma è inutile che vi dica di come la foto provi la grande complicità tra i Democratici Usa di area Clinton e la dinastia dei Kim Jong. La foto fu scattata poco dopo il ritorno dei Democratici al potere a Washington, quando Hillary divenne Segretario di Stato ( numero due) dell’Amministrazione Obama, e poichè nella foto c’è il marito e il suo braccio destro Jonh Podesta, possiamo dedurre che certe dialettiche conflittuali tra Usa e Corea del Nord propinate dai media ai tempi di Obama così come oggi stesso, siano giganteschi spettacoli nel teatrino politico internazionale, per giustificare budget di agenti segreti della CIA, speculazioni finanziarie e dialettiche geopolitche in Asia, anche nel senso di impaurire la ricca e importante Corea del Sud per renderla obbediente al controllo dei Clinton.

Ed infatti furono i Clinton che decisero sin dal 1994 un modo al quanto sui generis con cui avrebbero aiutato il malconcio Stato comunista letteralmente alla fame, offrendo loro una grande opportunità di crescita e sviluppo: sapete quale?
La tecnologia nucleare per costruire bombe d’avanguardia, che in realtà fu trasferita 26 anni fa! Attraverso una road map iniziata nel 1994, accadde che il regime con il padre di Kim Jong-Un al comando divenne detentore di bombe atomiche moderne. Le relazioni tra Corea del Nord e tutti i Democratici Usa di vertice, come Nancy Pelosi, Jonh Podesta e i Clinton, furono strettissime, annoverandosi decine e decine di viaggi, anche fino al 2018, anno in cui Kim Jong-Un ha mandato al Diavolo ( ed è proprio il caso di scriverlo) i Democratici, l’ONU  e gli Illuminati, facendo una stretta di mano storica con Trump dal forte significato politico.
Leggete questo articolo del 1994 e capirete in quali maniere i coreani siano entrati in possesso di armi nucleari raffinate.
https://www.heritage.org/report/the-clinton-nuclear-deal-pyongyang-road-map-progress-or-dead-end-street.

Ora dobbiamo tornare su  Kim Jong-Un e studiare il suo profilo,  tenendo presente che nel 1994 aveva soli 10 anni. Dove è stato cresciuto ed educato?   Ovviamente in un collegio per bimbi illuminati a pochi chilometri dall’Italia e dal Passo San Gottardo in Svizzera, un luogo tristemente noto per la festa inaugurale del Traforo e gli spettacoli satanisti del 2016, molto apprezzati dalla Merkel e dal Deep State dell’Unione Europea.  Visitate questo sito pieno di foto (https://blog-kim-jong-un.blogspot.com/2016/12/kim-jong-un-education-switzerland.html?m=0) , e scoprirete che il bambino  è stato educato con piena cultura occidentale, insieme a tanti bambini delle élites ( tra cui i discendenti di Walth Disney,  di cui Kim è amico e cultore/collezionista di fumetti e film della Walth Disney),  peraltro giocando a basket (è tifoso dei Chicago Bulls e amico personale di Denis Rodman)   vivendo quindi una pubertà ed un’adolescenza da perfetto bambinone americano.

Questo lato della personalità e della cultura  di Kim troppo occidentalizzato  si rivelò un problema per i Dem, infatti Kim tradì le aspettative di dispotismo illuminato. Nonostante il supporto mediatico che ce lo ha dipinto come un mostro e l’ovatta della CIA attorno, Kim Jong-Un ha maturato a suo modo le potenzialità di sconvolgere il Mondo, al massimo potendo fare  una strage in un Mc Donald, ma  limitata a fare fuori 4  BigMac tracimanti di maionese, con annesse patatine e coca cole, e se gli chiedeste di  fare del male ad un po’ di persone, rimarreste molto delusi. Ed infatti, stando a quanto avevano dichiarato i suoi insegnati in Svizzera, non solo Kim era molto bravo e diligente nello studio,  ma molto riflessivo, decisamente timido, di temperamento docile e particolarmente buono nei confronti degli altri, e questo sarebbe stato un bel problema viste le aspettative coltivate dai suoi burattinai, che erano quelle di farne uno spauracchio, almeno in apparenza,  con una valigetta di codici per missili nucleari in mano. Per questo motivo per i Dem era necessaria una guerra nel 2017 al fine di liberarsi della marionetta malriuscita e metterne in piedi un’altra.

Ma a vincere nel 2016 fu Trump, e Q ci ha raccontato come nel 2017,  al primo incontro segreto, il Presidente Usa recatosi armato dello sguardo alla Jonh Wayne,  fosse rimasto spiazzato  da Kim, il quale non solo esplicitò le più ben intenzionate volontà di pace, ma  confidò al Presidente di essere prigioniero di agenti della Cia manovrati da Hillary Clinton, tanto da aver messo la sua vita in pericolo incontrandolo in gran segreto.

Dalla metà circa del 2017, grazie all’Esercito Usa schierato con Trump, la banda di agenti Cia corrotti e presenti in Corea del Nord, è stata sgominata e Kim Jong-Un è oggi protetto dagli Stati Uniti. Poco più di un mese fa circa il leader coreano ripagò il Presidente Usa  con una bella  lettera molto apprezzata, evidentemente su aspetti cruciali relativi all’ONU, all’OMS, alla Cina e ala pandemia COVID 19, fornendo informazioni privilegiate che evidentemente Trump non aveva,  tanto  da lodare il leader Koreano pubblicamente. Dopo questa lettera Kim  scomparve per un bel po’ di giorni, per motivi di sicurezza, e non a caso la Cina e l’OMS hanno dovuto fornire alcuni dati genetici sui primi pazienti di Covid 19 in Cina.
Grazie a questi dati il Broad Institute di Cambridge ha potuto affermare la scorsa settimana, con uno studio scientifico molto dettagliato, una ulteriore verità sconvolgente: il Covid 19 è stato sicuramente elaborato in laboratorio, perchè dai primi infetti non è possibile riscontrare il passaggio del Coronavirus dal pipistrello agli esseri umani, cioè la tesi zoonotica proclamata da tutti come la verità ufficiale a cui avremmo dovuto credere, così come avremmo dovuto credere alla minaccia nucleare del leader coreano aspirante distruttore del Mondo, che anche oggi la Stampa di Torino ribadisce fumosamente.

Ora guardate la  foto sottostante, che si riferisce all’antica divinità romana  di Saturno, e notate il simbolismo insito nel grano.

I simboli dell’ONU (Organizzazione Nazioni Unite) e dell’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) riprendono il concetto del grano del Dio Saturno e sono stati innestati in quelli della Corea del Nord (partito comunista e Stato), un regime comunista !?  Questa cosa non avrebbe molto senso, a meno che  non si riesca a ipotizzare, cioè a comprendere, un’attività e una serie di finalità delle Nazioni Unite (quindi anche dell’Organizzazione Mondiale di Sanità) di valenza politica mondiale non vocata alla Pace né alla salute, bensì alla politica e quindi anche alla guerra. In questo Stato, apparentemente così insignificante, si intrecciano vicende internazionali e intrallazzi tra una ben determinata massoneria occidentale e il regime comunista, su cui bisognerebbe indagare affondo, anche perchè il primo conflitto della Guerra Fredda fu scatenato proprio in Corea dal 1950 al 53, cioè pochissimi anni dopo la nascita dell’ONU in California, dove si ritrovarono gran parte dei circa 50 mila tedeschi di alto livello scientifico, culturale ed economico, che avevano servito Hitler nei suoi disegni di unificazione europea con i carriarmati, mentre furono condannati a Norimberga alla pena capitale soltanto 11 persone.

Guardate i 4 simboli e inizate a porvi qualche domanda.

Alla luce di quanto possiamo ora tutti capire, dobbiamo ritenere che il povero Kim Jong-Un sia posizionato in un crocevia di guai, e il suo Stato tra una serie di allacci tra un certo Mondo occidentale e quel mondo comunista asiatico un tempo antagonista ideoogico all’Occidente, ivi comprensivo ovviamente della Cina, stato tra i 5 membri permanenti dell’ONU. Per questo il leader coreano si nasconde temendo di essere assassinato da una mano invisibile,  che sotto il ‘mantello’  dell’epidemia di coronavirus qualcuno potrebbe armare e poi sollevare con fini contundenti inusitati.

I militari americani e russi  sanno da anni che attraverso biotecnologie basate sulle onde elettromagnetiche, si possono anche uccidere le persone. I padroni del discorso mainstream ci raccontano che le antenne a 5G sono stra-sicure, e per certi versi avrebbero anche ragione, così come avrebbe ragione chi sostenesse che il fuoco sia una tecnologia sicura e molto utile. Tuttavia chi può negare che con un incendio doloso non si possa distruggere e uccidere? Chi può negare che il fuoco sia la base delle armi da fuoco? Il problema delle onde elettromagnetiche rispetto al fuoco, è che noi le fiamme le vediamo, le onde invece no.

In conclusione a queste sconvolgenti storie,  che possiamo inserire a pieno titolo concettuale nell’Obamagate per il livello di cospirazione contro Trump, contro l’Occidente,  contro il Nostro diritto alla Libertà, alla Pace e al Benessere, concludo con il pensiero di  Dante Alighieri a coronamento del Tredicesimo canto del Paradiso, quello dei Sapienti.

Il poeta conclude il Canto con una superba quartina, che è anche la migliore conclusione a queste vicende di apparenze, di inganni mediatici, di teatrini, di verità, di bene e di male:
Non creda donna Berta e ser Martino,
per vedere un furare, altro offerere,
vederli dentro al consiglio divino;
ché quel può surgere, e quel può cadere. “>Non creda la donna e l’uomo comune (nel Medioevo si usavano  i due nomi più diffusi, Berta e Martino, per significare tizio e caio) nel vedere chi ruba dal cesto delle offerte durante la messa in Chiesa (furare) e chi invece mette  soldi (offerere) di poter stabilire da questa apparenza terrena chi andrà in Paradiso (Consiglio Divino), perchè il primo potrà salire in Paradiso (surgere) e il secondo cadere (andare all’Inferno).

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