Monza: rapine violente e omicidio ispirati a gioco Gta, presa gang multietnica

Monza – Sei persone, tutte giovanissime, che si ispiravano al gioco online ‘Gta’, Grand Theft Auto, molto violento, sono state arrestate per rapina e omicidio dalla Polizia di Stato di Monza. La polizia ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere per 6 persone emessa dal gip del Tribunale di Monza. Gli arrestati sono poco più che maggiorenni.

Grand Theft Auto, spesso abbreviato in ‘GTA’, è una serie di videogiochi d’azione sviluppati in Usa e venduti in oltre 200 milioni di copie, seguitissimi da molti adolescenti e che hanno suscitato già varie polemiche per la violenza della trama e dell’azione in cui si cala chi gioca. In Gta i protagonisti, partendo dal furto d’auto, devono gestire una gang e contendersi la città con missioni violente contro le bande rivali.

Sono sei giovani residenti tra Monza provincia, minorenni e maggiorenni di varie nazionalità, i componenti della “compagnia del Centro” o “compagnia del Ponte”, come era noti tra i coetanei, i presunti responsabili di una serie di rapine aggravate, una delle quali degenerata in tentato omicidio, arrestati dalla Questura di Monza in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Monza, il 13 aprile scorso.

Secondo l’indagine ‘Gta’ della Squadra Mobile di Monza, il gruppo si era organizzato ispirandosi al violento videogioco da cui ha preso il nome l’inchiesta, prendendo di mira giovanissimi che, sotto minaccia, consegnavano quanto avevano con sé. L’obiettivo della banda, secondo gli inquirenti, era quello di imporre la propria ‘supremazia’ nel centro di Monza, allontanando gli indesiderati e derubandoli specificando: “questa è la nostra zona”. Tra le vittime delle aggressioni anche un clochard. Durante gli arresti ai giovani della gang sono stati sequestrati telefoni cellulari e quanto utile per proseguire le indagini, coordinate dal Pm Carlo Cinque, a cui hanno collaborato il Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e squadre cinofile e della Polizia Scientifica.  ANSA

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