Elezioni UE: nessuno vuole andare col Pd, neanche la Bonino

Nicola Zingaretti deve incassare il primo clamoroso no al progetto del listone per le elezioni Europee da Emma Bonino e Bruno Tabacci. I leader di +Europa hanno rifiutato l’accordo con il segretario del Pd per una lista unitaria, della quale hanno discusso oggi nella sede del partito europeista.

Sembra tramontare l’ipotesi di un ‘listone’ di centrosinistra. Oggi è arrivato il ‘no’ di +Europa, al termine di un incontro tra Benedetto Della Vedova e il segretario eletto del Pd, Nicola Zingaretti.”Abbiamo convenuto che è bene che le nostre esperienze politiche, +Europa e Pd, si presentino in modo distinto alle elezioni europee“, ha spiegato il segretario Della Vedova, ricordando l’adesione del Movimento alla famiglia europea dell’Alde.

Zingaretti hanno però tenuto a sottolineare che non si tratta di una rottura di rapporti. “E’ stato – per il segretario Pd – un incontro utile in uno spirito di massima disponibilità e di condivisione nello spirito del manifesto ‘Siamo europei’ contro chi l’Europa la vuole distruggere. Non ci sarà una lista unica come unione di soggetti diversi ma due liste larghe, aperte alla società affinché la battaglia per l’Europa coinvolga la parte migliore della società italiana.

Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico e promotore del manifesto ‘Siamo europei’, lo dice chiaramente. “+Europa ha definitivamente chiuso all’ipotesi di fare una lista unitaria anche dopo l’offerta del Pd di piena e paritetica visibilità dei loghi sotto un ombrello comune. Il fronte unitario delle forze europeiste non ci sarà. È un grave errore. Peccato”, scrive su Twitter.  (askanews)

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