Sardegna, Pili: giocano col fuoco, fermo il 30% dei mezzi antincendio

“Autobotti non revisionate perché guaste, manutenzioni ferme perché mancano i soldi, bilancio non approvato e personale demansionato che non può guidare i mezzi antincendio. Siamo in piena campagna antincendio e la macchina regionale è nel panico più totale. Da ogni cantiere Forestas giungono silenziosi ma chiari messaggi: siamo senza mezzi, non abbiamo uomini abilitati e le risorse sono finite ad aprile. La più disastrosa campagna antincendio che si ricordi a memoria d’uomo è davanti agli occhi degli operatori che temono il peggio dinanzi ad una regione che al 22 di giugno non ha ancora approvato il bilancio dell’ente, peggio ancora con gran parte del parco macchine in condizioni disperate a partire dalle autobotti, fondamentali per il primordiale intervento a terra.

Oltre il 30% dei mezzi, su 1100, è fermo. Manutenzioni importanti che impediscono anche le necessarie revisioni. E i soldi mancano e le autofficine dislocate nelle principali aree sono ferme per un’esposizione di debiti accumulati senza precedenti da Forestas.Autofficine che attendono pagamenti per centinaia di migliaia di euro e che non li vedranno ancora per molto tempo.

Il discorso cambia con i fornitori di carburanti: loro se ne fregano dei ritardi dei pagamenti e mandano fatture cariche di penali. L’Eni si sarebbe fatto liquidare oneri per mancati pagamenti per decine di migliaia di euro.

E poi c’è la partita irrisolta dei demansionamenti che sta mettendo in ginocchio tutti i cantieri. Gli operai senza un incremento di mansione non possono guidare nemmeno i mezzi, se non a proprio rischio e pericolo. La regione non ha voluto affrontare e risolvere la questione delle mansioni superiori e di punto in bianco a demansionato tutti mettendo in ginocchio la macchina operativa sul campo. Una gestione regionale da irresponsabili.

Capisce chiunque che se entro qualche giorno non verrà con chiarezza e urgenza affrontato il tema delle mansioni superiori la campagna antincendio sarà un disastro senza precedenti. E la responsabilità non sarà certo di chi sarà comunque in trincea ma di questa giunta regionale che non è nemmeno riuscita ad approvare il bilancio di Forestas. Una totale assenza di controllo della regione su questa Agenzia che accumula non solo ritardi su ritardi ma rischia di trascinare l’intero sistema di protezione ambientale della Sardegna nel caos più totale”. Lo ha denunciato stamane il deputato di Unidos con una interrogazione urgente al Presidente del Consiglio e al ministro dell’ambiente relativamente alla situazione gravissima in cui versa la campagna antincendio in Sardegna.

“ Nuovi voli di ministri e quant’altri in elicottero per fare la ricognizione dei danni sarebbero un insulto ulteriore alla Sardegna. Non bisogna attendere il disastro e poi piangersi addosso. E’ ora il momento di porre rimedio ai gravi ritardi e alle gravissime inadempienze. La giunta regionale ha 28 giorni per approvare il bilancio che Forestas non gli ha ancora inviato, tutto questo a campagna antincendi già avviata. Ci sono tutti gli estremi per commissariare la regione proprio perché stiamo parlando di protezione civile e di sicurezza non solo delle foreste ma anche della salvaguardia delle vite umane.

Ci sono aree della Sardegna, cito per tutte il cantiere di Fluminimaggiore e Buggerru, dove la stazione forestale non ha nemmeno un autobotte. Siamo al paradosso che laddove c’è nessuno la può guidare perché non ha la mansione per farlo e se lo facesse si assumerebbe responsabilità non proprie e ovviamente finirebbe per risponderne proprio perché non autorizzato. Siamo dinanzi ad una campagna antincendi al collasso con una stagione che si annuncia pericolosissima per le condizioni meteoclimatiche dell’isola. E’ indispensabile che il consiglio vari immediatamente una norma correttiva della legge istitutiva, che riconosca senza ulteriori perdite di tempo il contratto regionale a tutti i lavoratori di Forestas, mettendo da parte i privilegi di alcuni, garantisca mansioni adeguate ai lavoratori e metta in sicurezza la campagna antincendio. Ogni ulteriore ritardo – ha concluso il deputato di Unidos – è colpa grave della Giunta regionale e dello stesso consiglio regionale. Ed è meglio prevenire in ritardo che non prevenire per niente!”

Mauro PiliUNIDOS

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