Evade dai domiciliari per cercare di convincere il Papa a convertirsi all’Islam riminitoday.it
Una evasione avventurosa, che si è conclusa con un paio di manette, per un 22enne albanese, residente a Riccione. Il ragazzo, lo scorso 26 settembre, era stato arrestato dai carabinieri al termine di un tafferuglio in quanto non voleva esibire la sua carta d’identità . L’albanese, infatti, aveva dato in escandescenza urlando ai militari dell’Arma: “Sono dell’Isis, non vi dò i documenti”. Arrestato per resistenza, anche davanti al giudice del processo per direttissima aveva ribadito la sua appartenenza al sedicente Stato islamico e, il magistrato, aveva così convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere che, poi, era stata attenuata con gli arresti domiciliari. A febbraio, però, il 22enne era evaso allontanandosi dalla propria abitazione per poi ricomparire lo scorso 6 febbraio in provincia di Perugia.
L’albanese, secondo quanto emerso, si era appostato sul sagrato del santuario della Madonna dei Bagni iniziando a molestare i fedeli che entravano in chiesa. Il ragazzo, sfoderando la sua fede islamica, cercava di convencerli a convertirsi e a non entrare nella chiesa ma di recarsi nella moschea per trovare il vero Dio. Spaventati per la situazione, i presenti hanno così chiamato i carabinieri e, arrivati sul posto, anche loro si sono trovati davanti il 22enne che cercava di convertirli all’Islam. Portato in caserma e identificato, è emerso che si sarebbe dovuto trovare ai domiciliari a Riccione ma, ai militari dell’Arma, ha raccontato che era evaso per recarsi a Roma a parlare con Papa Francesco per convertire anche lui alla religione islamica. Arrestato e trasferito nel carcere di Spoleto, il Tribunale di Perugia si è dichiarato incompetente a giudicarlo. L’albanese, quindi, è stato trasferito nel carcere dei “Casetti” di Rimini dove è sottoposto alla sorveglianza speciale in quanto dichiaratamente appartenente all’Isis e seguace del sedicente stato islamico in attesa di essere processato per l’evasione.
