MILANO – Essere povero è motivo per concedere l’accoglienza in Italia. Lo ha stabilito il giudice civile di Milano, Federico Salmeri, concedendo il permesso di soggiorno per “protezione umanitaria” a un 24enne della repubblica islamica del Gambia che poco prima se lo era visto negare dalla Commissione Territoriale. Presidente: “Il Gambia è nelle mani di Allah, da oggi è uno Stato islamico”
LA SENTENZA – Nell’ordinanza, pubblicata integralmente sul sito meltingpot.org, il giudice descrive il Gambia come “uno dei Paesi piĂą piccoli e piĂą poveri del continente Africano” dove “la povertà è diffusa” e “buona parte della popolazione vive ancora sotto la soglia della povertĂ ”. In questo contesto, sarebbe “contraddittoria e inverosimile” la scelta del giovane “di percorrere un viaggio così tanto lungo, incerto e rischioso per la propria vita, se nel Paese di origine godesse di condizioni di vita sopra la soglia di accettabilitĂ e adeguatezza”.
PROFUGO “ECONOMICO” – Naturale, dunque, accogliere la sua richiesta di soggiorno in Italia. PerchĂ© un eventuale provvedimento di rimpatrio, sottolinea ancora il giudice Salmeri, lo catapulterebbe “in una situazione di estrema difficoltĂ economica e sociale e sostanzialmente imponendogli condizioni di vita del tutto inadeguate“. E soprattutto, evidenzia il giudice citando la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, espellerlo sarebbe un atto “in spregio agli obblighi di solidarietĂ di fonte nazionale ed internazionale”.
In un passaggio dell’ordinanza, il giudice milanese gioca d’anticipo, intervenendo a priori sulle polemiche politiche che potrebbero scaturire dal suo verdetto. E’ vero, chiarisce, che una decisione di questo genere “può comportare il rischio di un riconoscimento di massa della protezione umanitaria”. Ma, avverte:
Il riconoscimento di un diritto fondamentale non può dipendere dal numero di soggetti cui quel diritto viene riconosciuto perché per sua natura un diritto universale non è a numero chiuso.
con fonte today.it

